Come sarà il nuovo NATRUE
Autore: Costanza Marri - Responsabile di schema Ufficio controllo e certificazione di Prodotto CCPB
Il nuovo sistema di approvazione e certificazione delle materie prime NATRUE è già attivo da mesi, oggi proviamo a ricapitolare come funziona, alla luce delle ultime interpretazioni e chiarimenti ricevuti da NATRUE.
Premessa: con il nuovo sistema saranno i produttori di materie prime a dover richiedere la certificazione o l’approvazione delle materie prime in conformità a NATRUE. Il sistema è già attivo, ma i tempi di transizione si completeranno il 1 febbraio 2023 per le materie prime, il 1 febbraio 2024 per i prodotti finiti.
Approvazione o certificazione (ovvero bio o non bio)?
Per decidere se è applicabile l’approvazione o la certificazione la prima domanda da porsi è: la materia prima è biologica (in parte o interamente?)
- Se la materia prima non è biologica scatta il sistema approvazione, che si applica alla materie prime naturali e derivate naturali (o una combinazione delle due, eventualmente con aggiunta di conservanti o sostanze natural identiche). Se la materia prima è 100% natural identica il sistema di approvazione NATRUE non è applicabile
- Se la materia prima è interamente biologica o contiene una parte biologica, allora occorre scendere nel dettaglio.
- Una materia prima biologica al 100% coperta da certificazione IFOAM family of standard (es. Reg. 834/2007, NOP, ecc.) non ha bisogno di una ulteriore certificazione. L’utilizzatore (l’azienda cosmetica) dovrà fornire all’ente di certificazione un certificato valido e la scheda tecnica; dovrà inoltre verificare la validità del certificato ad ogni acquisto e che la materia prima sia correttamente etichettata o accompagnata dalle dichiarazioni di conformità applicabili, in maniera da garantire lo status biologico della materia prima. Pensiamo ad esempio ad un olio vegetale biologico ottenuto per spremitura senza alcun ulteriore processo o senza aggiunta di antiossidanti.
- Una materia prima biologica potrebbe subire un ulteriore processo non coperto dalla certificazione biologica IFOAM family of standard. Ad esempio un olio potrebbe subire un processo di deodorizzazione o raffinazione, oppure una parte di pianta biologica potrebbe subire un processo di estrazione, magari con aggiunta di conservanti. A questo punto è necessario assicurarsi che anche l’ulteriore processo sia sotto controllo e quindi si applica il sistema di certificazione delle materie prime NATRUE: valutazione documentale e audit ogni 2 anni. Ovviamente se il processo è coperto dalla certificazione biologica IFOAM family of standard si ricade nel caso precedente, ad esempio se il certificato bio riporta l’olio raffinato o deodorizzato.
- Una materia prima biologica coperta da certificazione IFOAM family of standard potrebbe essere ri-etichettata o ri-confezionata da un’azienda non certificata, che non esegue nessun ulteriore processo. In questo caso si applica un sistema di approvazione che possiamo definire rafforzata, ovvero valutazione documentale e verifica ispettiva solo il primo anno.
Concludendo
Il nuovo sistema di approvazione/certificazione NATRUE ha come obiettivo la semplificazione del sistema, perché una materia prima dovrà essere valutata una sola volta da un solo ente di certificazione e non più da tutti gli enti che certificano i prodotti cosmetici.
Inoltre, con il nuovo sistema, NATRUE mira a razionalizzare e rafforzare il controllo sull’intera filiera produttiva, comprendendo tutti i passaggi e tutti gli attori che concorrono alla produzione delle materie prime fino alle aziende cosmetiche.
Certificazione: Cosmetici NATRUE