L’opinione degli studenti e delle studentesse che hanno partecipato al progetto “E poi?”
A che ora è la fine del mondo? Scivolando verso il futuro, di Andrea Segrè e Ilaria Pertot (Edizioni Ambiente 2020) è un racconto che accompagna, nelle sue pagine, il lettore in una salita di scialpinismo, per trattare in una modalità nuova i temi dello sviluppo sostenibile.
Il futuro di E poi … ?
Prima di scaricare l’e-book, il lettore partecipa ad un esercizio di visione futura, immaginando il mondo post-pandemia mediante la compilazione di sette scenari futuri di vita quotidiana.
Attraverso cinque capitoli: “Prepararsi”, “Salire”, “Fermarsi”, “Vedere”, “Scendere”, “E Poi?”, il lettore percorre un viaggio immaginario per affrontare il cambiamento. Il finale è però aperto e lascia al lettore la possibilità di scrivere la fine della storia. Il progetto che sta alla base dell’iniziativa si pone un triplice obiettivo: ricerca, comunicazione ed educazione – dove il lettore viene stimolato a riflettere su aspetti della sua vita quotidiana in una prospettiva futura, ed in particolare sulla sostenibilità degli stili di vita in interconnessione con tutto ciò che lo circonda.
Visione partecipata
Per comprendere se una modalità innovativa, come l’esperienza di lettura del libro e l’esperimento di visione partecipata, possa stimolare la riflessione sui temi della sostenibilità e costituire uno strumento di didattica innovativa è stato creato un sondaggio a cui ha partecipato un gruppo di 40 studenti dell’Università di Bologna. Il sondaggio ha indagato abitudini di lettura, preferenze sulle fonti di informazioni, attivismo, per avere un riscontro sul progetto e capire quali fossero le impressioni finali.
Lettura
Per quanto riguarda l’esperienza di lettura del libro, la maggior parte degli studenti ha trovato l’esercizio di visione sui sette scenari stimolante, tuttavia alcuni hanno sottolineato quanto profondi siano questi temi e quanto siano necessarie serietà e competenza per la loro compilazione. Proiettarsi nel futuro sembra non essere un esercizio facile. Il libro ha portato gli studenti a conoscenza di nuovi temi sullo sviluppo sostenibile che prima non conoscevano, come il ruolo della FAO (istituto delle Nazioni Unite che contribuisce ad accrescere i livelli di nutrizione mondiale), sovralimentazione, spreco alimentare, aspetti nuovi del cambiamento climatico.
Scrittura
Scrivere il finale del libro ha richiesto un certo grado di impegno per la maggioranza degli studenti, processo che ha richiesto tempo per elaborare le idee in maniera coerente e attendibile, ma ha anche permesso loro di lasciarsi andare, pregustando ora quella libertà che l’attuale situazione pandemica sta precludendo. In conclusione, il 75% degli studenti ritiene che l’intero esercizio (visione, lettura, scrittura) abbia aumentato la propria attenzione e consapevolezza sugli stili di vita sostenibili e sulle loro ricadute sociali, ma anche sull’impatto che le pratiche sostenibili hanno sull’economia.
Chi ha partecipato
Il gruppo di studenti intervistati era composto da 40 persone tra i 20 e i 25 anni, 24 femmine e 16 maschi, in maggior parte di cittadinanza italiana. Il 52,5% degli studenti intervistati legge almeno un libro all’anno, e usa siti internet e social media per informarsi. La partecipazione ad iniziative a favore dell’ambiente è bassa per la maggior parte di loro.
Al progetto, alla ricerca “E poi?” e all’articolo hanno collaborato Edoardo Desiderio, Ismaele Amici, Riccardo Cavina