Marchio di certificazione Agriqualità

Marchio di certificazione Agriqualità

Il nuovo Regolamento d’uso del marchio di certificazione Agriqualità della Regione Toscana è entrato ufficialmente in vigore con Delibera di Giunta Regionale n° 1190 del 31/08/2020 (qui PDF).

Principali novità

Il nuovo documento, oltre a trasformare il marchio da “collettivo” a “di certificazione”, aggiunge alcune novità allo schema. La principale modifica è sicuramente l’introduzione dell’autocontrollo delle filiere in certificazione collettiva sul modello SQNPI. Difatti, ogni capofiliera deve garantire l’autocontrollo su tutta la filiera, verificandone l’applicazione dei requisiti del Regolamento e dei DPI regionali applicati.

Inoltre, deve garantire un numero di analisi multi-residuali pari ad almeno il 25% delle aziende agricole inserite nella filiera certificata, per filiere che non superano le 1000 unità. Nel caso di gruppi più consistenti, la parte eccedente le 1000 aziende va ad incrementare il numero delle analisi da effettuare della √.

Anche il sistema delle non conformità cambia classificazione; allineandosi, anche in questo caso, al SQNPI. Difformità, Irregolarità e Infrazioni diventano non conformità lievi, medie e gravi, seppur le linee guida per l’assegnazione del livello ad ogni non conformità rilevata in audit restano invariate.

Spetta agli organismi di certificazione l’aggiornamento dei propri piani di controllo, che dovranno essere posti all’approvazione della struttura regionale competente.