Textile Exchange e il report sul mercato del cotone biologico

Pubblicato il: 07/09/2016

Autore: -

Textile Exchange e il report sul mercato del cotone biologico
Textile Exchange, associazione internazionale che promuove il tessile sostenibile, ha recentemente rilasciato il report OCMR 2016 (qui per saperne di più) sull’andamento del mercato del cotone biologico (Organic Cotton Market Report). textile exchangeDurante la conferenza online di presentazione, presieduta dalla direttrice dell’area Europea per Textile Exchange Liesl Truscott, sono stati evidenziati i punti focali del report preceduti dalla spiegazione dei metodi di data collection utilizzati. I dati sulla produzione di cotone sono stati raccolti attraverso sondaggi in 69 aziende presenti in 19 paesi diversi e validati attraverso le rispettive autorità nazionali e interrogando le varie associazioni di categoria, mentre i sondaggi sull’andamento delle vendite sono stati fatti interpellando 89 aziende in 17 paesi. Questa enorme mole di dati è stata elaborata per ottenere le seguenti conclusioni riguardanti la produzione:textile exchange
  • Globalmente il numero di aziende e la superficie di terreno dedicata alla coltivazione del cotone biologico è in crescita, nonostante ciò la produzione di fibre di cotone ha visto un piccolo calo del 3,8%
  • In India si è registrato un calo del 13% della produzione dovuta soprattutto alla difficoltà di reperimento di sementi biologiche OGM-free certificate: parte degli agricoltori indiani ha quindi preferito passare ad altre coltivazioni più redditizie, restando però sempre nell’ambito dell’agricoltura biologica;
  • In Cina è in crescita la richiesta domestica, grazie alla promozione crescente fatta dai marchi produttori di capi a base di cotone biologico, mentre in Turchia l’instabilità politica ha portato a un calo del mercato.
  • Si registra una tendenza crescente a preferire le varietà di cotone indigeno rispetto alla coltivazione di cotone OGM;
Dal punto di vista del mercato invece si è arrivati ai seguenti risultati:textile exchange
  • Sempre più aziende utilizzano un approccio basato sulla sostenibilità della produzione e sull’importanza della rintracciabilità delle materie prime utilizzate
  • Il settore Biologico è in costante crescita: il “Bio” rappresenta un modello di sostenibilità chiaro, strutturato e facilmente riconoscibile sia nel settore alimentare che nella cosmesi o nel tessile
  • Tempi d’oro per il Bio Fair Trade: fino a pochi anni fa si poteva trovare solamente nei piccoli marchi dedicati al commercio solidale, mentre ora si sta espandendo sempre di più
  • Il cotone biologico come rampa di lancio: ciò che le aziende hanno imparato con il cotone lo stanno riversando sulla produzione di altre fibre e materiali
Textile Exchange Nell’immagine soprastante possiamo trovare una classificazione dei vari marchi di abbigliamento in base alle loro prestazioni:
  • C&A per il secondo anno consecutivo è il leader mondiale per volume di vendite, con H&M e Tchibo che mantengono la 2° e la 3° posizione;
  • Continental Clothing’s Earth Positive e Inditex hanno registrato una crescita significativa e occupano i primi due posti della classifica di crescita;
  • Il numero di marchi e rivenditori presenti nella classifica 100% club è aumentata considerevolmente, passando da 18 a 24;
  • COOP Svizzera guida la classifica per l’Organic Fair Trade
Tutti questi dati e i conseguenti risultati verranno discussi alla conferenza che Textile Exchange terrà ad Amburgo dal 6 al 9 ottobre 2016 denominata “Organic Cotton Round Table”, che si propone di essere una piattaforma di azione collettiva e un’incubatrice di grandi idee per rendere il cotone biologico più fruibile per i consumatori e più vantaggioso per i produttori. La relazione della conferenza è scaricabile qui in PDF.