IFS Food standard

IFS Food standard

I produttori di alimenti e la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) hanno sempre di più la necessità di dimostrare garanzie sulla qualità e sulla sicurezza alimentare ai Consumatori e alle Autorità Competenti.

IFS (International Food Standard) è stato messo a punto dagli operatori della Grande Distribuzione Organizzata di Francia, Germania e Italia, con lo scopo di definire uno standard unico per i fornitori a marchio e ridurre di conseguenza i rischi associati a incidenti collegabili alla sicurezza alimentare. Lo standard è accettato come uno degli standard di riferimento dalle principali catene distributive nazionali e estere. È applicabile a tutte le aziende che producono e/o trasformano prodotti alimentari partendo da semilavorati o da materie prime di produzione primaria.

Lo standard è suddiviso in 6 capitoli per un totale di 261 requisiti, 10 dei quali classificati “KO” ossia requisiti il cui mancato rispetto comprometterebbe in modo significativo l’esito positivo della certificazione.

Principali elementi caratterizzanti

  • buone pratiche di riferimento: GMP (Good Manufacturing Practice), GLP (Good Laboratory Practice) e GHP (Good Hygiene Practice)
  • un sistema HACCP
  • un sistema di gestione per la qualità documentato
  • standard per gli ambienti di lavoro, per il prodotto, per il processo e per il personale
  • specifiche per materie prime (compresi i materiali di confezionamento) e per il prodotto finito
  • sistemi di monitoraggio dei fornitori
  • sistemi di gestione dei rifiuti
  • adeguati controlli del processo
  • standard igienici del sito e del personale
  • sistemi di prevenzione rispetto le frodi
  • sistemi di sicurezza del sito produttivo.

I Vantaggi

Tutti i principali retailer europei richiedono la certificazione alimentare IFS ai fornitori che fanno parte della loro supply chain. L’ottenimento di questa certificazione consentirebbe di:   

  • aumentare la visibilità dell’azienda e agevolare il suo accesso al mercato; da parte delle aziende
  • significativa riduzione del numero di verifiche di seconda parte da parte dei propri clienti
  • migliorare l’organizzazione produttiva grazie a un uso più efficace delle risorse e a una riduzione di scarti e rilavorazioni
  • migliorare la comunicazione interna e adottare misure per aumentare la cultura aziendale in termini di sicurezza alimentare
  • comunicare il proprio impegno sulla sicurezza alimentare
  • in caso di incidente, limitare le conseguenze negative potendo dimostrare di aver intrapreso tutte le misure ragionevoli per evitarlo
  • disporre di un potente strumento per migliorare la gestione della sicurezza alimentare, attraverso il controllo e monitoraggio dei fattori criti

Fasi principali certificazione

  • definizione dello scopo di certificazione
  • verifica preliminare (su richiesta): ha come obiettivo la valutazione preliminare della conformità dell’organizzazione rispetto ai requisiti dello standard
  • verifica di certificazione (Certification Audit): ha come obiettivo della valutazione della conformità dell’organizzazione rispetto ai requisiti dello standard e, in caso di superamento positivo, l’emissione del certificato e la pubblicazione dei dati aziendali sul sito di IFS
  • visite di rinnovo, con cadenza annuale che hanno lo scopo di verificare sia la conformità allo standard, sia il miglioramento continuo
  • possibilità di scegliere le verifiche di rinnovo in modalità "non annunciata"

Contatti

  • Elisabetta Szulin +39 370 1300804
  • Lucia Martino +39 051 6089858
  • e-mail: foodsafety@ccpb.it