Rapporto COOP 2025 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani

Rapporto COOP 2025 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani

Puntuale come tutti gli anni è stato presentato il Rapporto Coop 2025 sui consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani, con il quale l’influente Retailer fotografa la situazione attuale. Il rapporto in anteprima digitale è disponibile qui  

Vediamo le principali novità che interessano il settore dell’agricoltura biologica.

Secondo Coop, “Il 2025 consacra il cibo come specchio dell’Italia che cambia e si muove dalla tradizione verso nuovi stili alimentari. Il fresco torna protagonista del carrello, simbolo di autenticità e benessere quotidiano. La dieta mediterranea resta bussola culturale, ma convive con regimi personalizzati e plant-based. Il fuori casa ancora non recupera rispetto al pre-pandemia e il delivery perde terreno, mentre la cucina domestica riconquista centralità. Il biologico corre, trainato da ortofrutta e Mezzogiorno. Il consumo di proteine vegetali diventa un nuovo fenomeno, tra moda e salute. Gli ultraprocessati arretrano, mentre si sperimentano nuove pharma-diet. Il beverage si rinnova con la rivoluzione del low/no alcohol e del bere consapevole. E in tutto questo, le imprese della filiera sono chiamate all’innovazione di prodotto e di processo”.

Sempre secondo COOP, “Dopo un triennio in cui il comparto Bio aveva corso a velocità ridotta rispetto al Largo Consumo Confezionato, il 2025 segna la svolta. Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite di biologico in iper e supermercati hanno registrato un tasso di crescita superiore a quello del totale alimentare, riportando il settore in posizione di leadership”.

La ripartenza del bio si colloca dentro un contesto più ampio: cresce l’attenzione degli italiani per salute e sostenibilità, due parole che ormai vanno a braccetto. Non sorprende che il biologico, percepito come garanzia di naturalità, sicurezza e rispetto ambientale, torni a correre con decisione.

Un contributo decisivo arriva dal Mezzogiorno. Qui le vendite a valore crescono di quasi tre volte la media nazionale, segno che la domanda si è allargata anche a territori un tempo meno coinvolti. Il motore della ripresa è rappresentato da fresco e ortofrutta, che guidano l’avanzata di un mercato da 2,2 miliardi di euro, mentre restano più deboli carni, bevande e freddo. Sul fronte distributivo, i supermercati confermano il loro ruolo centrale, seguiti da iper e discount.