L’etichetta che racconta storie: la tracciabilità nel tessile come strumento di marketing
Autore: Ufficio Stampa - Comunicazione
In un capo d’abbigliamento, l’etichetta non è solo un insieme di dati tecnici: può diventare il biglietto da visita della sua storia. La tracciabilità certificata consente di documentare ogni tappa della filiera, dalla coltivazione della fibra alla tintura, fino alla confezione finale.
Oggi la tecnologia rende questo racconto ancora più diretto: un QR code cucito nel capo può aprire una pagina che mostra foto dei campi di cotone, dei telai in azione, dei laboratori di confezione. In alcuni casi, il consumatore può persino seguire l’intero percorso in tempo reale, dal raccolto al negozio.
Non si tratta di “poesia” commerciale, ma di un potente strumento di marketing etico. Le aziende che investono nella tracciabilità non solo rispettano normative e standard internazionali, ma offrono ai clienti la possibilità di scegliere in modo consapevole.
In un mercato saturo di claim “green”, i dati certificati sono la differenza tra un messaggio credibile e un sospetto di greenwashing. Per questo la tracciabilità diventa un investimento strategico: permette di distinguersi, di dare valore aggiunto al prodotto e di costruire una relazione di fiducia che può durare negli anni.

