Il “Cambiamento Climatico” alla ribalta

Il “Cambiamento Climatico” alla ribalta

Si è appena spento l’eco sulla Conferenza “COP 28” tenutasi a Dubai ed organizzata annualmente dalle Nazioni Unite sul tema del Cambiamento Climatico. Ricorderete che ne avevamo già parlato qui 

Per parlare di questo argomento mi piace partire da un’intervista che Arnold Schwarzenegger, (Ex Politico americano repubblicano ed Ex Governatore della California ed attore hollywoodiano che tutti conosciamo) ha rilasciato alla CNN. Riassumendo, alla domanda dell’Anchor man della TV su cosa ne pensasse del Cambiamento Climatico, il nostro indimenticato “terminator” ha risposto con un’altra domanda. “Perché lo chiami Cambiamento Climatico? Il Cambiamento Climatico è una conseguenza. Devi chiedermi di parlare di inquinamento, di combustibili fossili e di CO2”.

E di inquinamento, di combustibili fossili e di CO2 si è discusso animatamente nella conferenza tra coloro che sostenevano la tesi di mettere al bando l’energia fossile entro il 2050 e tra quelli che sostenevano una transizione graduale dell’economia basata sul petrolio a quella ad impatto zero basata sulle energie rinnovabili.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite, i Governi, le Istituzioni internazionali, nazionali, regionali e locali, le imprese e i cittadini sono chiamati a cooperare per raggiungere l’obiettivo di un’economia “Carbon Neutral”, pena la catastrofe climatica di cui avvertiamo i segnali (siccità, alluvioni, migrazioni incontrollate, conflitti…).

L’Unione Europea ha già deciso di affrontare queste questioni, promuovendo un “Green Deal” che dovrebbe trasformare l’economia europea in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, garantendo che:

  1. nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra (neutralità carbonica)
  2. la crescita economica sia dissociata dall'uso delle risorse
  3. nessuna persona e nessun luogo siano trascurati.

Tornando alla COP 28 e al testo finale della dichiarazione disponibile qui si segnala l’“inizio della fine” dell’era dei combustibili fossili, gettando le basi per una rapida, giusta ed equa transizione, sostenuta da profondi tagli delle emissioni e da una finanza ridotta.

Le emissioni globali di gas serra devono essere ridotte del 43% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019, per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi celsius.

La finanza climatica è stata al centro della conferenza e il Fondo verde per il clima (GCF) ha ricevuto una spinta con sei paesi che impegnano nuovi finanziamenti alla COP28 per importi pari a 12,8 miliardi di dollari da 31 paesi, con ulteriori contributi attesi.

 

Cosa possono fare le imprese?

La cosa più semplice è ottenere delle certificazioni che dimostrino il proprio impegno nella direzione sopra prospettata ed ecco che entra in gioco il ruolo dell’ente certificatore e di CCPB in particolare, in quanto forniamo servizi di certificazione che sono in linea con queste politiche:

  • Carbon e Water Footprint
  • Validazione degli studi LCA Lyfe Cycle Assessment
  • Made Green in Italy
  • EPD dichiarazione ambientale di prodotto
  • ISO 14021 - Asserzioni ambientali autodichiarate
  • Biodiversity alliance
  • VIVA vino sostenibile
  • Iso 22005 rintracciabilità di filiera
  • Produzione Integrata (GlobalGAP, SQNPI, Residuo Zero, Nickel free)
  • Benessere animale SQNBA, carni e uova antibiotic free, uova da allevamenti a terra ed altri.

I clienti di CCPB possono rivolgersi con fiducia ai nostri recapiti telefonici, chiamando il numero 051/6089811 dove troveranno Giuseppe Maio gmaio@ccpb.it che potrà illustrare loro i contenuti tecnici degli standard relativi alla Sostenibilità.