Buone premesse per il 2023

Buone premesse per il 2023

Si chiude l’anno 2022 e qualche considerazione possiamo trarla come auspicio per il 2023.

Quello che ci lasciamo alle spalle è l’anno della guerra in Ucraina che, scoppiata inaspettatamente, ci ha regalato paura del futuro e l’inflazione, un fenomeno economico sconosciuto a chi ha meno di 30 anni; nell’ultimo anno, i prezzi sono aumentati del 7% come inflazione media su 12 mesi, ma i redditi sono rimasti pressoché invariati e quindi subiamo una forte erosione del nostro potere di acquisto.

Prezzi dell’energia alle stelle, rincari delle materie prime e, di conseguenza, una spesa per l’acquisto di generi alimentari in salita.

 

Dove va il BIO?

In questo contesto il Biologico soffre ed è ora chiamato ad un grande sforzo di coesione per affrontare i prossimi mesi. Le minacce– come spesso accade – vengono più dall’interno che dall’esterno. Il contesto internazionale rimane comunque favorevole e i drivers di acquisto come ambiente, salute, qualità si mantengono inalterati; le politiche di sostegno al settore rimangono immutate se non addirittura vengono potenziate e questo fa ben sperare. Una nuova stagione si sta aprendo con i nuovi Piani di Sviluppo Rurale delle Regioni Italiane, all’interno dei quali troviamo una forte propulsione riservata al Biologico che punta a raggiungere il 25% della Superficie agricola utilizzata italiana. Il Governo ha approvato in estate un fondo di 24 milioni di euro destinato al settore e a sostegno delle innumerevoli iniziative che la legge nazionale approvata a marzo ha definito (leggi qui ). Permangono le debolezze strutturali del settore che vanno affrontate; frammentazione dell’offerta e scarsa rappresentanza del settore presso le sedi istituzionali; scarsa rilevanza dei consumi interni rispetto ad altri paesi europei come Germania e Francia; pesantezza e complessità del sistema di controllo e certificazione.

Il nostro ruolo di garanzia, terzietà, indipendenza, autorevolezza non verrà a mancare e le imprese certificate da CCPB potranno contare su di noi per affrontare le nuove sfide nell’anno che si apre.

 

Ambiente, Sostenibilità e Sicurezza Alimentare

Anche se la guerra in Ucraina ha spinto alcuni commentatori politici a mettere in discussione il modello produttivo del futuro che è fortemente basato sulla sostenibilità ambientale, a favore piuttosto di quella puramente economica, con pressioni e richieste per un ritorno all’utilizzo del carbone, al nucleare di ultima generazione, alle produzioni intensive, alla chiusura dei mercati, noi di CCPB rimaniamo fortemente ancorati a quella sostenibilità ambientale e sociale che ci ha sempre ispirato come modello trainante nel nuovo millennio.

Nel 2023 punteremo con decisione sui servizi di certificazione che abbiano una forte connotazione in tal senso.

Per le aziende agricole, il Sistema Qualità Nazionale della Produzione Integrata diventerà un asse portante della qualificazione della produzione agricola italiana poiché sarà obbligatoriamente abbinato alle nuove misure di sostegno alle aziende agricole previste dal PSR 2023-2027.

È ai blocchi di partenza il Sistema Qualità Nazionale sul Benessere Animale che permetterà agli allevatori di fornire più garanzie alla filiera a valle fino al consumatore finale.

Nel settore ortofrutticolo ci concentreremo su Globalgap/GRASP, Residuo zero e Nickel Free.

Per il settore agroalimentare, spingeremo ancora sui classici, Iso 22005 rintracciabilità di filiera, il Vegan, il Glifosate free e, allo stesso tempo, daremo maggiore impulso alle certificazioni ambientali vere e proprie, come EPD (dichiarazione ambientale di prodotto), Carbon e Water Footprint, Iso 14021 asserzioni ambientale auto-dichiarate.

Per il settore vino, che da tempo si mostra sensibile al tema “ambientale”, sono nel nostro portafoglio le certificazioni VIVA (sustainable wine), il Disciplinare del Sistema di Certificazione della Sostenibilità nella Filiera Vitivinicola, la Biodiversity Alliance.

Siamo in pista con BRC, IFS, FSSC 22000 e pronti a certificare le imprese fornitrici della GDO italiana ed europea attente ai temi della sicurezza alimentare che non può essere sacrificata sull’altare delle logiche di risparmio. Potete contare su di noi…come sempre.

Buon 2023 a tutti voi