BRC Global Standard Food versione 9 entra in vigore a partire dal 1 febbraio 2023

Pubblicato il: 15/11/2022

Autore: Elisabetta Szulin - FSS Operating Area Manager CCPB

BRC Global Standard Food versione 9 entra in vigore a partire dal 1 febbraio 2023

Lo scorso 1° agosto è stata pubblicata la nuova versione di BRC Global Standard versione 9 che entrerà in vigore il 1 febbraio 2023. In questa revisione sono stati rivisti alcuni punti dello standard.

 Quali sono le principali novità della nuova versione? In questo articolo cerchiamo di riassumere i principali cambiamenti della nuova revisione dello standard.

Cultura della sicurezza alimentare e della qualità

La cultura della sicurezza alimentare è un concetto ben noto nelle aziende del settore (alimentari) che non si limitano solamente alla formazione del personale ma sviluppano ed implementano una cultura della sicurezza (alimentare) condivisa e allargata ad ogni livello. Questo concetto definito dal GFSI TWG per la Food Safety Culture nel 2015 e stato ribadito anche nel Position Paper del 2018.

La stessa revisione del Codex Alimentarius (CXC 1-1969) ha incluso la cultura della sicurezza alimentare nei Principi generali di igiene.

A livello normativo inoltre, la Commissione Europea ha incluso la cultura della sicurezza alimentare nel Regolamento UE 2021/382 che ha modificato il Reg. CE 852/2004.

In realtà la nuova versione di BRCGS non fa altro che esplicitare meglio il requisito relativo alla cultura della sicurezza alimentare che era già presente nella precedente versione.

Infatti viene richiesto un maggior coinvolgimento del senior management team, che deve dimostrare di essere pienamente impegnato nell'attuazione di processi che facilitino il miglioramento continuo della cultura della sicurezza alimentare e della qualità a tutti i livelli dell’organizzazione.

Inoltre un suo rappresentante/delegato/incaricato si deve rendere disponibile durante l’audit per discutere l’effettiva attuazione del piano per la sicurezza alimentare e la cultura della qualità.

Pertanto il piano di miglioramento dovrà comprendere le attività necessarie per raggiungere questo obiettivo. Tali attività consistono in una comunicazione chiara e aperta sulla sicurezza dei prodotti e quindi nella formazione, nel feedback ai dipendenti, nei comportamenti necessari per mantenere e migliorare i processi di sicurezza dei prodotti e nella misurazione delle prestazioni delle attività relative alla sicurezza. Infine dovrà essere effettuato un controllo sull’ autenticità, sulla legalità e sulla qualità dei prodotti.

Il piano di cultura della sicurezza alimentare, inoltre, sarà una parte integrante nella valutazione durante gli audit interni.

 

Il protocollo di audit: l’audit misto

Questa nuova versione dello standard BRCGS introduce la possibilità di eseguire un audit annunciato in due parti: una parte in remoto (online) e una parte in sito presso l’azienda.

Questo ovviamente sarà possibile solo nel caso in cui le aziende siano dotate di un sistema informatico in grado di supportare un audit da remoto che non dovrà mai eccedere il 50% del tempo totale di audit. Durante l’audit in remoto potranno essere valutate le registrazioni e la documentazione previste dal sistema di gestione della sicurezza alimentare, mentre il processo produttivo obbligatoriamente dovrà essere svolto in presenza presso il sito aziendale.

 

Gli audit interni e le ispezioni dello stabilimento

Anche in questa edizione della norma viene sottolineata l’importanza di monitorare periodicamente/con periodicità prestabilita le prestazioni del Sistema di Gestione, attraverso audit interni e ispezioni periodiche documentate.

Il programma degli audit interni e delle ispezioni di stabilimento deve basarsi sulla valutazione dei rischi connessa all’attività oggetto di verifica. Il programma degli audit interni deve prevedere almeno 4 differenti date di audit nell’arco dell’anno al fine di verificare almeno 1 volta all’anno i requisiti di legalità, sicurezza alimentare e autenticità.

Le ispezioni di stabilimento con frequenza almeno mensile debbono includere in ogni caso/ per lo meno gli aspetti igienici e strutturali.

I risultati degli audit e delle ispezioni di stabilimento devono essere condivisi con le parti interessate, dandone evidenza; inoltre, in caso di anomalie, devono essere concordate le eventuali correzioni e un’analisi approfondita delle cause che le hanno generate.

 

Zone ad altro rischio ad alto controllo

In questa nuova versione dello standard BRCGS è stato eliminato/stralciato l’albero delle decisioni presente nella precedente versione. Le linee guida pubblicate da BRCGS forniscono indicazioni per la definizione delle zone ad alto rischio e ad alto controllo. L’individuazione di tali aree è legata alla tipologia di prodotto, di processi tecnologici coinvolti, e destinazione d’uso del prodotto stesso.

 

I prodotti commercializzati

Nella nuova versione di BRCGS i prodotti commercializzati possono essere inclusi nello scopo di certificazione senza nessuna esclusione. Non viene contemplata la possibilità di includere alcuni prodotti ed escluderne altri. È bene sottolineare che se un’azienda commercializza alcuni prodotti che non intende includere nello scopo di certificazione, tale esclusione dal campo di applicazione dovrà essere riportata nel rapporto di audit.

In conclusione questa nuova edizione del BRCGS si pone l’obiettivo di far compiere all’azienda un salto di qualità estremamente significativo per aumentare sempre di più la sua cultura interna in termini di sicurezza alimentare e di garantire al mercato la massima trasparenza in relazione ai prodotti e processi coperti dalla certificazione.

I clienti di CCPB possono richiedere informazioni su come affrontare un percorso di certificazione BRCGS Food versione 9 inviando una email a foodsafety@ccpb.it, o contattando direttamente la responsabile della divisione Elisabetta Szulin +39 370 1300 804.