L’importanza dell’analisi del contesto nella gestione del rischio
Ogni attività d’impresa implica l’assunzione di rischi associati alle azioni intraprese ed è nella natura delle cose non avere l’assoluta certezza dell’esito di tali azioni: potrebbero portare al successo ma anche un fallimento.
Tuttavia, per supportare le decisioni di un’organizzazione, è possibile individuare i rischi associati al contesto in cui l’impresa opera, anche in relazione ai propri sistemi di gestione, indipendentemente che questi siano oggetto o meno di una certificazione in conformità a norme riconosciute. A questo provvedono le certificazioni secondo le norme ISO9001, ISO14001 e ISO45001, per cui l’analisi del contesto è un requisito obbligatorio.
Perché un’analisi di contesto
L’analisi del contesto in cui l'organizzazione opera permette di identificare i fattori interni ed esterni che influenzano o possono influenzare la capacità di un’organizzazione nel raggiungimento dei propri obiettivi strategici e, di conseguenza, nella pianificazione dei processi aziendali.
Questa analisi è uno strumento dinamico che viene rivalutata costantemente perché i fattori interni ed esterni variano nel tempo. Ad esempio, le esigenze dei clienti sono destinate a cambiare nel tempo e quindi anche lo scopo dell’impresa dovrà adeguarsi in risposta ai cambiamenti per poterle soddisfare. La pandemia COVID 19 ha richiesto, in molti casi, una riprogettazione dei sistemi di gestione come conseguenza della rivalutazione del contesto dell’organizzazione in relazione ai rischi correlati.
Occorre sottolineare che l’analisi del contesto richiede il coinvolgimento di tutte le funzioni di un’organizzazione e, sebbene un’esperienza consolidata possa rendere più veloce il processo analitico, non è affatto scontato che la renda completa e pienamente efficace. In una seria analisi del contesto inoltre è essenziale che tutte le funzioni coinvolte si applichino con spirito critico a autocritico e abbiano l’onestà intellettuale di interrogarsi sui processi consolidati e ricavare il maggior numero di dati possibili, piuttosto che adagiarsi sulle soluzioni più facili o immediate. Come è ben noto, il diavolo spesso si nasconde tra i dettagli e la fretta.
Come fare un’analisi del contesto
Non esiste un metodo univoco per eseguire una buona analisi del contesto, né un metodo che possa funzionare bene per tutte le organizzazioni. L’efficacia del metodo dipende sempre dalla sua capacità di individuare rischi potenziali e opportunità, utili all’organizzazione per ricavare tutte quelle informazioni necessarie per ridefinire le strategie aziendali irrobustite dalla consapevolezza dei rischi concreti.
Uno strumento utilizzato frequentemente per condurre un’analisi del contesto è l’analisi SWOT che consente di mappare i punti di forza e di debolezza interni all’organizzazione (Strenght / Weakness) e le opportunità e minacce provenienti dall’esterno (Opportunity / Threats). L’analisi SWOT è uno schema consolidato di ragionamento che permette alle diverse funzioni coinvolte nell’analisi di confrontarsi nella maniera più efficace e stimolante rispetto all’obiettivo comune.
In definitiva, la qualità di un’analisi di contesto e quindi la massimizzazione delle possibilità di successo dipendono sempre dall’impegno concreto delle persone coinvolte, dalle loro competenze, ma anche e forse soprattutto dalla loro propensione a osservare con onestà intellettuale e con un certo distacco i propri processi consolidati.
Certificazioni
Per saperne di più consigliamo la lettura della sezione del sito web di CCPB dedicata ai sistemi di gestione e alla sicurezza alimentare. Qui potete trovare informazioni su come funzionano e quali opportunità offrono i sui servizi di certificazione legati alle norme ISO9001, ISO14001 e ISO45001. Per contatti con l’ Ufficio Certificazione Food-Safety: Elisabetta Szulin eszulin@ccpb.it, Lucia Martino lmartino@ccpb.it