Biologico e ripresa

Pubblicato il: 06/09/2021

Autore: Fabrizio Piva - Amministratore Delegato CCPB

Biologico e ripresa

Queste news anticipano due importanti fiere nazionali, Macfrut e SANA che, unitamente al Cibus appena concluso, danno il senso del “risveglio” e della volontà di creare occasioni di incontro nel rispetto, ovviamente, delle regole di prevenzione da Covid 19.

Come CCPB srl abbiamo partecipato e parteciperemo convintamente a tutte queste manifestazioni perché rappresentano la volontà di uscire dal tunnel che abbiamo imboccato in febbraio 2020 e di dare il nostro contributo alla crescita dei settori in cui siamo impegnati ed all’economia del nostro paese.

Prossimi impegni: MACFRUT e SANA

Queste sono le premesse che ci hanno portato ad organizzare un evento al Macfrut a Rimini, il prossimo 7 settembre alle ore 10.30 insieme ad Informatore Agrario dal titolo “PAC 2020 e Green Deal: opportunità per il biologico?” e due eventi al SANA di Bologna, il primo giovedì 9 alle 14.30 dal titolo “Sostenibilità e cosmesi biologica e naturale: leva commerciale o attenzione per l’ambiente?” ed il secondo venerdì 10 alle 10.30 dal titolo “Il futuro del cibo, se non ora quando?”. Appuntamenti in presenza con cui vogliamo riflettere insieme sul modo con cui intraprendere le nuove sfide ed i conseguenti obiettivi alla luce della necessità di reimpostare tutti i nostri comportamenti nell’ottica della sostenibilità.

Politiche e sostenibilità

In quest’ultimo biennio le politiche dell’UE e gli obiettivi sostenibili posti in ambito ONU indicano la “salute del pianeta” come obiettivo primario ed irreversibile, i processi produttivi devono essere reinterpretati in questa logica e l’obiettivo del 25% della SAU europea biologica al 2030 rientra in essa. L’Italia con il 16% è fra i primi paesi europei anche se in questi ultimi due anni l’incidenza relativa del biologico sul totale della superficie ha subito una decelerazione soprattutto se la confrontiamo con paesi quali Francia, Germania e Spagna.

Anche la nuova riforma della legislazione bio in UE (leggasi Reg UE 848/2018) dovrebbe andare in questa direzione anche se, almeno per chi scrive, vi è il forte dubbio che l’incremento della burocrazia europea e nazionale che questa nuova riforma comporterà rischia di ridurre la conversione delle aziende italiane verso il biologico. Tendenza che abbiamo visto, ad esempio, a seguito della pubblicazione del “nostrano” D Lgs 20/2018.