Torniamo ancora sul Decreto Import 2021
Autore: Michele Battaglia - Ufficio Attività di controllo e certificazione Prodotti Biologici CCPB

Avevamo già scritto come la novità principale del nuovo decreto sulle importazioni (qui PDF), è il campionamento obbligatorio. Riepologhiamo i passaggi più significativi.
Campionamento obbligatorio
È iniziata la fase di campionamento dei vari prodotti importati come da Allegato 2, secondo tipologie e paesi:
- (punto a allegato 2) oltre ai prodotti importati da paesi terzi appartenenti alle linee guida dei controlli addizionali della Commissione Europea (Cina, Russia, Kazakistan, Moldavia, Ukraina, Turchia)
- (punto b allegato 2) vanno analizzate tutte le partite di: Frutta trasformata: succhi/puree: Oleaginose: girasole, semi di lino, soia; Cereali: frumento, quinoa; Caffè e tutte le partite provenienti da: Argentina, Brasile, Ecuador, Egitto, India, Perù, Serbia, Tunisia, Turchia e tutte le partite dove il Paese di esportazione della merce sia diverso dal Paese di origine.
Come funzionano i campionamenti
Questi campionamenti hanno richiesto la costituzione di una rete organizzativa fra gli organismi di controllo, gli operatori e relativi laboratori accreditati. Rimane fondamentale la cooperazione e l’intesa fra questi soggetti alfine di permettere agli operatori di disporre e commercializzare il prodotto senza ritardi aggiuntivi.
Teniamo presente che i prodotti sottoposti a questi controlli rinforzati appartenenti al punto b non necessitano del risultato analitico per poter essere commercializzati, ma la politica di molti Operatori si indirizza all’attesa del risultato.
Infine ricordiamo che, come da punto 2 dell’Allegato 2 del Decreto, ogni importatore “attivo” è sottoposto ad 1 campionamento di almeno una partita di prodotto importato nel corso dell’anno.
Certificazione: Reg. CE 834/2007, il biologico nell’Unione Europea
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