Sicilia: approvati i piani di controllo per Qualità Sicura garantita

Sicilia: approvati i piani di controllo per Qualità Sicura garantita

Con l’approvazione del Piano dei controlli relativo al disciplinare di produzione “Latte crudo ovino, caprino e derivati” del 23 dicembre scorso, CCPB è autorizzato come organismo di controllo e certificazione per tutti i disciplinari attualmente vigenti all’interno del sistema di certificazione “Qualità Sicura garantita dalla regione Siciliana”.

L’impegno CCPB per i disciplinari regionali di qualità

Per noi è importante consolidare l’attività di valutazione di conformità nell’ambito dei marchi regionali di qualità dei prodotti che fanno riferimento alla produzione integrata e/o alla riduzione dell’apporto di chimica di sintesi, dopo avere ottenuto le autorizzazioni per i marchi “Qualità Controllata” della Regione Emilia Romagna, “Agriqualità” della Regione Toscana, “Qualità Verificata” della Regione del Veneto e “Qualità garantita dalle Marche”, “AQUA” della regione Friuli Venezia Giulia e “Prodotti di Qualità Puglia”.

Requisiti Qualità Sicura garantita

Il marchio collettivo di valorizzazione dei prodotti agroalimentari che ha realizzato la regione Sicilia si contraddistingue dagli altri per il contenuto dei Disciplinari di Produzione che prevedono l’adozione di sistemi di rintracciabilità conformi alla ISO 22005 lungo le filiere produttive, non obbligando comunque le organizzazioni a certificarsi secondo questa norma ISO. Inoltre QS pone elevati requisiti sia qualitativi e merceologici del prodotto finito e lungo la filiere, sia di sicurezza alimentare. In particolare il disciplinare rigorosamente prevede il non utilizzo di glifosate, esclude le contaminazioni delle micotossine del grano duro e suoi derivati, ma anche dei mangimi e dei prodotti vegetali destinati all’alimentazione animale.

Filiere

Le altre filiere per le quali CCPB è autorizzato sono quelle:

  • Del grano duro e derivati;
  • Bovina;
  • Del latte crudo vaccino e derivati
  • Dell’agnello ed agnellone.

L’iter di certificazione è simile a quello delle altre certificazioni di prodotto prevedendo la domanda di certificazione da parte dell’azienda interessata, la successiva valutazione documentale, la verifica ispettiva iniziale presso i siti produttivi previsti nel Piano dei controlli di riferimento, l’eventuale campionamento ed analisi di prodotto, il riesame dei risultati, e la delibera con emmissione del certificato di conformità.