Agenda 2030, sostenibilità e comparto agroalimentare

Agenda 2030, sostenibilità e comparto agroalimentare

Il settore dell’agroalimentare italiano è il più grande comparto del settore manifatturiero: il suo impatto sull’ambiente è molto alto, pari al 7% delle emissioni di gas serra nazionali generate. L’Agenda 2030 si propone di aiutare le imprese a ridurre queste emissioni.

Emissioni nel sistema Agroalimentare

Al livello globale il sistema agro-alimentare contribuisce per circa al 37% alle emissioni di gas serra e al 70% del consumo di tutta l'acqua disponibile. Un dato che impone riflessioni importanti sul fenomeno e sul ritardo dell’applicazione di interventi e misure che regolino e aiutino a ridurre la percentuale di emissioni generate.

Agenda 2030

Concetto ribadito il 22 Settembre scorso, alla 75° sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Dove è stato presentato (online) il report “Fixing The Business of Food: How to align the agri-food sector with the SDGs” realizzato dalla Fondazione Barilla insieme a l'UN Sustainable Development Solutions Network, il Columbia Center on Sustainable Investment e il Santa Chiara Lab dell'Università di Siena.

Per aiutare le imprese ad accelerare sugli obiettivi dell’Agenda 2030, bisogna promuovere e sviluppare strategie aziendali mirate; utilizzare pratiche operative e processi aziendali sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale; sviluppare filiere alimentari sostenibili, creare una coscienza sociale.

Monitorare le performance ambientali …

Da qui si evidenzia l’importanza di applicare degli approcci produttivi differenti, che mantengano la qualità e la quantità delle produzioni, ma che al contempo siano strumenti di monitoraggio delle performance ambientale, utili a monitorare lo stato dell’organizzazione e fornire indicazioni utili alla ridefinizioni di strategie più sostenibili sia a livello economico che ambientale.

Oggi giorno vi sono diverse linee guida modelli di produzione e normative che possono essere applicati utilizzati come metodologie di riferimento che risultano essere in linea con gli obiettivi si sostenibilità, definiti anche dall’Agenda 2030. Tale applicazione di modelli produttivi sostenibili, avvalorata da una certificazione di parte terza, necessaria a rendere evidente l’effettiva e la corretta applicazione dei modelli produttivi citati, può essere utilizzata dall’azienda per ottenere numerosi vantaggi in termini economici, di marketing e di sostenibilità.

… attraverso al certificazione

CCPB da oltre 30 anni si occupa di certificazioni ambientali e di sostenibilità, numerosi sono i servizi in ottica ambientale che CCPB fornisce ai propri clienti, come l’EPD, la validazione LCA, la ISO 14067 e la 14064, la certificazione Biodiversity Alliance, servizi in linea con le esigenze ambientali, delle organizzazioni, della GDO e del comparto agroalimentare.