Biodiversità, sostenibilità e biologico

Pubblicato il: 11/06/2020

Autore: Fabrizio Piva - Amministratore Delegato CCPB

Biodiversità, sostenibilità e biologico

Durante questo strano, e speriamo unico, periodo storico della pandemia da COVID-19 desidero porre alla vostra attenzione alcune riflessioni inerenti le comunicazioni ed i progetti della Commissione UE in materia di sostenibilità agroalimentare, denominato “Farm To Fork”, e di biodiversità.

Biodiversity Alliance

In particolare sulla biodiversità: CCPB già all’incirca 8 anni fa ha predisposto uno standard per la sua certificazione, denominato “Biodiversity Alliance”, e per i riflessi che tale tematica ha nei confronti del biologico. L’azione della Commissione in tema di biodiversità si inserisce nella tematica più ampia della sostenibilità con il nuovo “Green Deal” europeo e le conseguenze che questo potrà rivestire per tutti i processi produttivi e per i nostri comportamenti quotidiani. La strategia europea sulla biodiversità si concretizzerà nel 2021 con azioni di tipo giuridico con lo scopo di difendere le specie e gli habitat, disporre di un maggior numero ed una più ampia estensione delle aree protette con un +4% in termini di superficie terrestre ed un + 19% di superficie marina.

Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nel settore agricolo

Relativamente alle aree coltivate, la strategia UE si è posta l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di gas ad effetto serra nel settore agricolo. L’agricoltura biologica, considerata uno dei modelli cui tendere per il rafforzamento della biodiversità, dovrebbe raggiungere il 25% della SAU al 2030, così come la PAC (Politica Agricola Comune) dovrebbe essere rivista affinché i pagamenti siano elargiti in base ai risultati ottenuti e si dovrebbe incentivare la domanda di prodotti biologici tramite “appalti verdi”.

Grande attenzione alle superfici forestali quali polmoni per la biodiversità, conferendo alle foreste il compito di creare le condizioni per un equilibrio volto ad apportare benefici anche alle coltivazioni agricole intersecate alle superfici naturali.

Il ruolo strategico del suolo

Altro tema fondamentale per la difesa ed il rafforzamento della biodiversità è il ruolo svolto dal suolo sia per la produzione di energie rinnovabile che per il positivo contributo a favore degli ecosistemi agrari che sono le condizioni basilari per il mantenimento della flora e della fauna quali basi per la biodiversità. Un suolo attivo e vivo è un indicatore fondamentale delle pratiche agronomiche che favoriscono la biodiversità.

Non a caso nel nostro standard “Biodiversity Alliance” il QBS (Qualità Biologica del Suolo) è l’indicatore più importante con cui misuriamo la capacità del suolo di favorire la biodiversità e le azioni umane che hanno un risvolto positivo su questo. Rafforzare la biodiversità degli agroecosistemi è un percorso olistico che crea equilibrio e che è alla base della produzione poiché il “capitale naturale” contribuisce a mantenere la produttività riducendo al minimo il ricorso a mezzi tecnici ed input esterni. In questo la biodiversità si ricollega ai principi della sostenibilità ed alla necessità di ridurre i fattori d’impatto che inquinano il nostro pianeta e riduce la biodiversità.

Il circolo virtuoso della sostenibilità

Occorre spezzare ed uscire dal circolo vizioso dell’inquinamento per inaugurare con convinzione il circolo virtuoso della sostenibilità e della biodiversità.

CCPB ha da sempre fondato la sua ragione d’essere nel diffondere e favorire la certificazione di prodotti e processi sostenibili, non poteva mancare, anticipandolo, all’appuntamento con la biodiversità.