GOTS, pubblicata la versione 6.0
Autore: Costanza Marri - Responsabile di schema Ufficio controllo e certificazione di Prodotto CCPB
Lo scorso 19 marzo GOTS ha rilasciato la nuova versione 6.0 dello standard GOTS Global Organic Textile Standard. La nuova versione è stata emessa a seguito di un lungo processo di revisione che ha coinvolto stakeholders di tutto il settore.
Principali novità
- Input chimici (§2.3)
Molte novità riguardano l’approvazione degli input chimici in conformità allo scope 4. Vengono aggiornate liste delle sostanze proibite (flame ratardants, Chlorinated toluenes, Glycol Derivatives, Medium-chain chlorinated paraffins MCCPs, Cyclic Siloxanes, Microplastiche, ammessi biocidi PT06).
Cambiano radicalmente i requisiti per le aziende che producono input chimici: diventa obbligatoria una gestione del prodotto (Product Stewardship), che includa analisi e un sistema di assicurazione qualità. Diventa parte del processo di approvazione degli input chimici non solo la valutazione documentale ma anche una verifica ispettiva da parte dell’ente di certificazione, per valutare la conformità a requisiti ambientali e di salute e sicurezza. La verifica deve essere condotta in fase iniziale e almeno ogni 3 anni, ma GOTS concede fino al 1° marzo 2022 per l’adeguamento ai nuovi requisiti.
- Composizioni ammesse (§2.4.9.1)
Vengono meno le deroghe che erano previste per prodotti sportivi e calzetteria. Ora le fibre vergini sintetiche ammesse solo fino al 10% sono polyamide, polypropylene, elastomultiester (elasterell-p) e polyurethane (elastane).
- Benessere animale (§2.4.9.1)
La lana utilizzata deve essere mulesing-free, cioè non proveniente da animali che hanno subito la pratica del mulesing. Viene introdotto e valorizzato il concetto di benessere animale anche per le fibre animali non biologiche.
- Requisiti per il confezionamento (§ 1.4 e §2.4.12.2)
I prodotti certificati GOTS venduti al consumatore finale devono essere etichettati GOTS; le indicazioni relative alla certificazione e l’utilizzo del logo devono avvenire in conformità all’apposita linea guida. In ottica di sostenibilità e riduzione della plastica è vietato l’utilizzo di appendiabiti in plastica vergine, mentre sono ammessi quelli in plastica riciclata. L’utilizzo della plastica dovrebbe in ogni caso essere limitato.
Qualora si utilizzi materiale di confezionamento tessile, le fibre devono essere biologiche o in conversione oppure devono rispettare i requisiti per le fibre aggiuntive senza limiti di percentuale. In ogni caso devono essere rispettati i valori dei residui massimi ammessi in vigore per i prodotti certificati GOTS o per le fibre aggiuntive.
- Requisiti ambientali (§2.4):
viene inserito l’obbligo di monitorare i gas serra (GHG) e di erogare formazione al personale in materia di conservazione delle risorse idriche ed energetiche, della corretta gestione, minimo utilizzo e smaltimento delle sostanze chimiche.
- Parametri tecnici di qualità (§ 2.4.14)
Il rispetto dei parametri tecnici di qualità (solidità allo sfregamento, solidità al sudore, solidità alla luce, variazioni dimensionali, solidità alla saliva, solidità al lavaggio) diventa vincolante. I parametri e i relativi metodi di analisi vengono aggiornati e riorganizzati
- Criteri sociali
La sezione viene riorganizzata e aggiornata con novità importanti, in conformità agli ultimi aggiornamenti n ambito ILO, ONU e OECD. Agli enti di certificazione è richiesto di studiare, assimilare e considerare le condizioni locali e nazionali di ogni paese in cui operano per condurre un’analisi del rischio.
Le organizzazioni certificate devono diffondere presso i lavoratori con adeguati mezzi la consapevolezza sui criteri sociali GOTS. Nel paragrafo dedicato alla libertà del lavoro (§3.2), vengono esplicitamente vietate ogni forma di pagamento richiesto ai lavoratori per poter ottenere un impiego e di obbligo all’utilizzo di alloggio o trasporto forniti dall’organizzazione.
La sezione dedicata al diritto di associazione e contrattazione collettiva (§3.3) viene ampliata, prevendendo un impegno attivo dell’organizzazione certificata che deve avere un atteggiamento aperto e supportante, non deve attuare nessuna forma di discriminazione, intimidazioni o paura di rappresaglia nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori o dei lavoratori appartenenti a organizzazioni sindacali, deve informare pubblicamente ed efficacemente i lavoratori del loro diritto alla contrattazione collettiva, deve rispettare gli accordi derivanti dalla contrattazione collettiva, non deve negare tempo e risorse ai lavoratori per eleggere i propri rappresentanti, deve garantire che ogni categoria di lavoratore possa eleggere i propri rappresentanti e deve garantire incontri regolari tra rappresentanti della direzione e dei lavoratori. Sono meglio esplicitati alcuni criteri relativi ai giovani lavoratori (§3.4) e viene chiarito che la formazione e tutti i segnali di sicurezza devono essere nella lingua locale e nelle lingue parlate dai lavoratori (§3.6).
La sezione relativa a violenza e molestie (§3.7) viene aggiornata e ampliata, con esplicito divieto di molestie e violenze basate sul genere, al rispetto e alla dignità dei lavoratori, alla tutela delle lavoratrici donne, ad u n impegno attivo dell’organizzazione certificata, che comprenda anche un sistema di segnalazioni che garantisca l’anonimato.
La parte relativa al salario (§ 3.8) ora include anche un capitolo che tutela i lavoratori retribuiti a cottimo e dà indicazioni sulle modalità di pagamento del salario. La novità principale però riguarda l’obbligo dell’organizzazione certificata di calcolare il salario di sussistenza e di calcolare il “wage gap”, cioè la differenza tra il salario percepito e il salario di sussistenza.
Viene aggiunta una sezione dedicata ai lavoratori migranti (3.11), che garantisce diritti anche a questa categoria di lavoratori spesso a rischio, con condizioni parificate ai lavoratori locali, accesso ai documenti di viaggio, disposizioni contrattuali disponibili in una lingua comprensibile, ecc.
- Comportamento etico (§5)
Il capitolo viene riorganizzato e ampliato, aggiungendo l’obbligo di un codice di condotta, l’obbligo di aderire alle linee guida OECD, il vincolo a dotarsi di un sistema di segnalazioni che garantisca l’anonimato e la presa in carico delle segnalazioni ricevute, nonché l’obbligo di erogare formazione in materia.
- Allegati (§6)
Vengono introdotti criteri specifici per i tamponi e per i materiali tessili a contatto con gli alimenti.
Riassumendo
Per adeguarsi alla nuova versione 6.0 di GOTS le aziende hanno tempo fino al 1° marzo 2021. Qui è possibile scaricare i nuovi documenti. Per ulteriori info gli ufficio di CCPB sono a disposizione.
Certificazione: GOTS – Global Organic Textile Standard