Fosetyl-al e metaboliti – novità in vista
Autore: Roberto Maresca - Responsabile di Schema Reg EU 2018/848
Il Fosetil alluminio è il principio attivo di diverse formulazioni di pesticidi ampiamente utilizzati per controllare le malattie delle piante causate da funghi e batteri patogeni, il cui uso non è consentito in agricoltura biologica.
Fosetil e residui
Il Fosetil-Al si degrada in acido fosforoso/fosfonico (H3PO3) ed i Iaboratori sono in grado di individuare e determinare sia il fosetil che tali prodotti di degradazione. Quanto più il prelievo del campione è prossimo alla distribuzione del fosetil Al, tanto più alto è il rapporto tra il fosetil/fosforoso (fosfonico), ma col passare del tempo, il fosetil Al si degrada in (H3PO3) e tale rapporto diminuisce. La definizione del residuo UE è stata fissata come segue: "La definizione dei residui per il monitoraggio applicabile al fosetil comprende il fosetil come tale, i prodotti di degradazione fosforo/acido fosfonico e loro sali ". Tuttavia, i residui di tali residui nei prodotti ortofrutticoli potrebbero derivare dall'applicazione di fertilizzanti, in modo particolare dai fertilizzanti di tipo fogliare; la recente ricerca Biofosf ha inoltre rilevato la possibile impropria presenza di fosfiti anche in mezzi tecnici per la fertilizzazione e la difesa utilizzabili in agricoltura biologica.
Regolamento tecnico di ACCREDIA n. 16
Allo stato attuale la presenza di Fosetyl Al come somma di Fosetyl (calcolato come Etilfosfonico) e i suoi sali, con risultato analitico pari al valore dell’acido fosforoso in assenza di etilfosfonico, nei rapporti prova eseguiti su campioni delle diverse matrici di prodotti agricoli biologici, è un evento molto comune. L’applicazione della Rev. 4 del Regolamento tecnico di ACCREDIA n. 16 che individuava in falsi positivi i risultati analitici che dimostravano la presenza di Fosetyl Al come somma si acido fosforoso e suoi sali ma la contemporanea assenza di acido etilfosfonico, ha consentito, per diversi anni, agli Organismi e agli operatori di avere un punto di riferimento che permetteva di effettuare una valutazione direttamente sulla base del risultato della prova.
Cosa dice il MiPAAFT
La circolare ministeriale 37391 del 10/05/2017 (qui PDF) che richiede che venga rivisto il concetto di falso positivo previsto dalla Rev. 4 del Regolamento Tecnico n. 16 di ACCREDIA auspicando l’esecuzione di prove su fertilizzanti e antiparassitari (specialmente a base di rame) e la proposta di modifica del RT 16 di ACCREDIA che dovrebbe essere applicata nel 2019, cambiano notevolmente questo approccio. La presenza di Fosetil Al espresso come acido fosforoso e suoi Sali, anche in assenza di etilfosfonico, è considerata, nella bozza del nuovo RT 16 di ACCREDIA motivo di possibile impiego di prodotto non conforme che prevede l’apertura di un’indagine volta a comprendere quali mezzi tecnici sono stati impiegati dagli operatori produttori.
L’indagine deve coinvolgere i produttori delle materie prime agricole sulle quali è stata riscontrata la presenza di acido fosforoso e per questi deve essere svolto un approfondimento per comprendere se hanno fatto uso di fertilizzanti o fitofarmaci contenenti (illecitamente) acido fosforoso e/o etilfosfonico, nel qual caso, si dovrà procedere alla soppressione delle indicazioni biologiche del prodotto da loro ottenuto, applicando provvedimenti di diversa entità o gravità a seconda dell’uso consapevole o meno del prodotto. La soppressione delle indicazioni biologiche del prodotto agricolo ha come conseguenza il declassamento dei prodotti trasformati ottenuti da quella materia prima.
Revisione della RT 16
Tenendo conto di quanto premesso, si può confermare che la presenza di Fosetyl e suoi sali in assenza di ac. Etilfosfonico, alla data attuale viene valutata, sulla base del Regolamento Tecnico n. 16 di ACCREDIA, Rev. 4 come falso positivo, con ritiro cautelativo dei prodotti risultati positivi, solo di fronte a valori importanti di Ac. Fosforoso (> 2,0 mg/kg) che determinano approfondimenti sulla conformità del prodotto per lo sblocco o la definitiva soppressione; quando entrerà in vigore il nuovo RT 16 che modifica la Rev. 4, da quel momento, se la nuova pubblicanda revisione non subirà modifiche, qualsiasi contaminazione dovrà essere accompagnata dall’apertura di un’indagine che dovrà vedere coinvolti i fornitori dei prodotti agricoli e tutti gli organismi di controllo fino alla materia prima, con coinvolgimento delle Autorità competenti (al momento non è dato sapere quali) per le segnalazioni che riguardano l’illecita presenza di ac. Fosforoso o acido etilenfosfonico, su mezzi tecnici (fitofarmaci e/o fertilizzanti).
L’applicazione di quanto previsto dalla “bozza” di RT n. 16 che deve sostituire la rev. 4, comporterà verifiche di tracciabilità che coinvolgendo molteplici operatori, diversi Organismi di Certificazione e Autorità competenti, allungheranno in modo oggi non prevedibile i tempi per il rilascio della conformità di un prodotto o la sua definitiva soppressione. La nuova versione del RT di ACCREDIA sarà pubblicata, secondo gli attuali intendimenti, entro i primi mesi del 2019.