Biodiversity Alliance per le organizzazioni di produttori ortofrutticoli OP in Veneto
La Regione Veneto ha approvato la Delibera di Giunta Regionale n. 1496 del 16.10.2018 (qui PDF) che contiene le linee regionali di indirizzo alle organizzazioni di produttori (OP) e loro associazioni (AOP) del settore ortofrutticolo per la presentazione entro il 19.10.2018 dei programmi operativi poliennali decorrenti dall’1.1.2019 ai sensi del Reg. UE n. 1308/2013, del Dm n. 9286/2018 e del Dm n. 5927/2017 e successive modifiche.
Azioni ambientali
In riferimento alle misure ritenute strategiche per il rilancio del comparto ortofrutticolo, in termini di innovazione e di competitività, è interessante soffermarsi sulla misura 2 ovvero quella delle “azioni ambientali” intese per:
- azioni A “Azioni identiche ad impegni agro-climatico-ambientali o ad impegni di agricoltura biologica di cui agli articoli 28 e 29 del Reg. UE n. 1305/2013, previsti nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dove sono ubicate le aziende dell’OP”: A.1 “Produzione integrata”, A.2 “Produzione biologica”, A.3 “Inerbimento degli interfilari”, A.4 “Infrastrutture verdi”;
- azioni B “Investimenti a valenza ambientale”: B.2 “Sistemi per il recupero e il trattamento dell’acqua”, B.6 “Realizzazione di impianti collettivi di preparazione e/o distribuzione di miscele di fitofarmaci e fertilizzanti”, B.7 “Realizzazione di impianti di lavaggio delle attrezzature utilizzate per la distribuzione dei fitofarmaci e di sistemi di gestione dei relativi reflui”, B.8 “Introduzione di sistemi per l’agricoltura di precisione e di macchine e mezzi tecnici che consentono la riduzione dell’impatto ambientale”;
- azioni C “Altre azioni diverse da quelle di cui alle lettere A e B, anche se non legate direttamente o indirettamente ad una particella di terreno”: C.1 “Utilizzo di tecniche, prodotti e materiali a ridotto impatto ambientale, C.2 “Utilizzo di piante e semi resistenti e di sementi e piantine biologiche”, C.4 “Gestione ecocompatibile del suolo”, C.5 “Produzione integrata”, C.6 “Difesa integrata volontaria”.
L’opzione delle sole due azioni ambientali può essere perseguita secondo una delle seguenti modalità:
- l’OP realizza direttamente entrambe le azioni ambientali;
- ciascuna delle due azioni ambientali è realizzata da un numero di produttori pari ad almeno il 50% dei produttori potenzialmente coinvolgibili nell’azione o da soci che rappresentano almeno il 50% del valore di produzione commercializzata (VPC), ovvero il 50% della superficie potenzialmente coinvolgibile nell’azione;
- l’OP realizza una azione ambientale e la seconda è realizzata da un numero di produttori pari ad almeno il 50% dei produttori potenzialmente coinvolgibili nell’azione o da soci che rappresentano almeno il 50% del VPC, ovvero il 50% della superficie potenzialmente coinvolgibile nell’azione;
- una delle due azioni ambientali può essere rappresentata da uno o più impegni agro-climatico-ambientali o di agricoltura biologica di cui agli articoli 28 e 29 del Reg. UE n. 1305/2013, assunti da almeno l’80% dei produttori aderenti all’OP nell’ambito del PSR;
Azioni di Biodiversità
I produttori associati coinvolti in almeno un’azione ambientale che contribuisca efficacemente alla protezione della biodiversità di cui all’elenco sopra riportato (sia in caso di opzione delle due azioni ambientali, sia in caso di opzione del 10% della spesa prevista dal programma operativo) sono tenuti ad aderire a specifici protocolli/disciplinari volontari per la valutazione del livello di biodiversità dell’azienda e, al fine di sostenerli in un percorso consapevole di tutela e valorizzazione di tale aspetto, le spese di adesione possono essere rendicontate come attività complementare all’azione ambientale considerata rientrando nel computo del 10% della spesa prevista dal programma operativo.
Detti protocolli/disciplinari si basano sulla stretta relazione tra la qualità dell’ambiente in cui sono presenti ed inserite le produzioni agricole e la qualità del prodotto finale. In questo modo le aziende agricole tutelano la biodiversità impegnandosi nel miglioramento della qualità dell’ambiente in cui operano e, in questo senso, gli agricoltori diventano dei veri e propri custodi dell’integrità ambientale del territorio.
Nelle spese di adesione, oltre al primo anno in cui viene valutato il livello di biodiversità aziendale, si considerano pure tutti gli anni successivi durante i quali vengono svolte verifiche finalizzate all’ottenimento della certificazione ambientale a livello aziendale e al monitoraggio del mantenimento o del miglioramento del livello di biodiversità.
Si precisa che una volta ottenuta la certificazione aziendale, non saranno rendicontabili le spese di adesione dell’anno in cui, rispetto a quello precedente, si dovesse verificare una diminuzione del livello di biodiversità attestata da un Ente terzo di controllo.
CCPB e la certificazione Biodiversity Alliance
A tal proposito CCPB srl ha sviluppato un proprio disciplinare chiamato “Biodiversity Alliance” e propone alle aziende singole o capo-filiera (cooperative, associazioni e/o organizzazioni di produttori, imprese di condizionamento, etc.), della produzione primaria vegetale, un servizio di certificazione che mira a rafforzare la biodiversità in un agro-ecosistema.
Lo sviluppo sostenibile dipende anche dalla comprensione, protezione e conservazione degli innumerevoli ecosistemi interattivi del pianeta. Proprio per questo motivo che riteniamo importante che attraverso questa certificazione le aziende agricole abbiano la possibilità di “misurare” e comunicare le loro potenzialità ed il proprio impegno nel mantenimento ed incremento della Biodiversità.
La metodologia che sta alla base della valutazione della biodiversità è l’analisi della qualità biologica dei suoli, che si esplica attraverso l’indicatore QBS – Qualità Biologica dei Suoli associata alla valutazione delle pratiche agronomiche adottate (fertilizzazione, rotazioni, ecc.), dei sistemi produttivi (es. agricoltura biologica, agricoltura integrata) e dell’ambiente.
Come funziona Biodiversity Alliance
Le organizzazioni interessate a Biodiversity Alliance devono:
- rispettare i requisiti e gli adempimenti contemplati nel Disciplinare Tecnico di Prodotto n°17;
- presentare apposita domanda di certificazione;
- sottoscrivere l’offerta economica che CCPB provvederà a predisporre assieme al contratto per la certificazione, che implica l’accettazione delle clausole contenute nel Regolamento del sistema di certificazione dei prodotti agroalimentari e nel suo allegato.
Alla ricezione della suddetta documentazione, CCPB provvede ad effettuare le seguenti attività:
- valutazione documentale;
- verifica ispettiva di certificazione nei siti produttivi;
- decisione per la certificazione;
- emissione del certificato e successiva iscrizione nel registro dei prodotti certificati.
Successivamente, si esegue l’attività di sorveglianza con cui CCPB valuta il mantenimento della conformità.
In alternativa a Biodiversity Alliance le aziende e/o le organizzazioni possono certificarsi secondo altri ben collaudati schemi di certificazione già conosciuti in Veneto, ad esempio il QV – Qualità Verificata e il SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata), per i quali CCPB ha già rilasciato numerose certificazioni.
Per ulteriori informazioni potete leggere la pagina dedicata, per ricevere un preventivo, potete contattare i nostri uffici 071/7916311 Dott. Davide Pierleoni dpierleoni@ccpb.it
Certificazione: Biodiversity Alliance: qualità biologica del suolo
Tags: Agricoltura, Ambiente, Biodiversity Alliance, ortofrutta, Veneto