Il vegan chiama, la certificazione risponde

Pubblicato il: 06/09/2017

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Il vegan chiama, la certificazione risponde
In un contesto generale di attenzione verso le scelte alimentari e il benessere, gli italiani sembrano sempre più sensibili a consumi legati alle verdure e meno orientati verso la carne. Il Rapporto Eurispes 2017 fotografa questa situazione: il 4,6% degli intervistati dall’istituto di studi politici ed economici, si dichiara vegetariano e il 3% vegano, precedentemente erano solo l’1%; da ciò si stima in 1.800.000 il numero di vegani in Italia. Un dato importante, ma non sorprendente: l’accresciuta domanda da parte dei consumatori è segnata anche dalla crescita delle vendite nel settore “no meat” e dalla ancora più vasta offerta di prodotti vegani nella grande distribuzione. Sempre nella stessa indagine, Eurispes nota come i vegetariani (che scelgono di escludere sia la carne che il pesce), diminuiscono a favore dei vegani (che scelgono di non consumare alcun tipo di alimento di origine animale). A seguito della maggior richiesta di prodotti e servizi vegan, aumenta anche l’esigenza per le aziende di segnalare e certificare la propria offerta. Parallelamente le persone che in libertà scelgono di alimentarsi secondo lo stile di vita vegano possono trovare alcune difficoltà nella scelta dei prodotti confacenti alla propria etica e spesso anche dopo un’attenta lettura alcuni ingredienti possono risultare di non chiara origine. Per rendere più chiara e trasparente la comunicazione al consumatore interessato, CCPB ha redatto il Documento tecnico DTP15 che certifica i Prodotti Vegani: “devono essere ottenuti senza l'utilizzo di qualsiasi materia prima e/o sostanza e/o ingrediente di origine animale e di altri prodotti degli allevamenti o di animali anche non sottoposti a maltrattamenti e/o sacrificio”. I livelli di conformità certificabili sono tre:
  • PRODOTTO: tutti gli ingredienti, coadiuvanti, ausiliari di fabbricazione utilizzati non possono essere di derivazione animale;
  • PRODOTTO & PACK: le garanzie del livello base sono estese anche ai materiali di imballaggio, inclusi i materiali non a contatto con il prodotto;
  • FILIERA: comprende controlli a campione su tutti i siti della filiera, applicabile fino alle aziende agricole produttrici le materie prime vegetali utilizzate per l’ottenimento del prodotto.
I requisiti non riguardano solo la composizione dei prodotti: in ogni singola fase del processo produttivo non è consentito l’uso di mezzi tecnici di trasformazione di origine animale (filtri, pennelli, membrane, guanti) ottenuti con il sacrificio e/o il maltrattamento degli animali. Devono essere inoltre predisposte misure tali da garantire l'assenza di contaminazioni crociate tra prodotto convenzionale e vegano.[:]