Residui di folpet: quale limite applicare ai prodotti biologici?

Pubblicato il: 14/07/2017

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Residui di folpet: quale limite applicare ai prodotti biologici?

Il MIPAAF ha recentemente risposto (qui PDF) al quesito posto da UIV (Unione Italiana Vini) sul limite del fungicide Folpet da considerare per valutare la conformità del vino biologico al reg. CE 834/07.

Il Folpet è un fungicida autorizzato su colture convenzionali quali vite, fragola, pomodoro, lattughe e altre insalate, pioppo, floreali, ornamentali. Sulla vite è attivo contro la Peronospora e l'Escoriosi, esercita inoltre un buon controllo su Botrite e Carie Bianca. Possiede una attività collaterale su Oidio e Marciume Nero. Sulla fragola è indicato contro Botrite, Vaiolatura, Antracnosi e Maculatura. Sul pomodoro contro Peronospora, Alternaria, Cladosporiosi, Septoria e Botrite. Sul melone contro Peronospora e Botrite.

Con l’applicazione del Reg. (UE) n. 156/2016, dal 26 agosto 2016, il residuo del principio attivo Folpet nei prodotti trasformati deve essere calcolato come somma del Folpet e del suo metabolita (Phtalimide) e non più come Folpet tal quale come previsto dal precedente Regolamento (UE) n. 251/2013.

Il Folpet è un principio attivo non ammesso nella produzione biologica pertanto ricade nel campo di applicazione del DM 309/2011 che impone come limite di certificabilità dei prodotti biologici il valore di 0,01 mg/kg per i principi attivi non presenti nell’allegato II del reg. CE 889/08.

Il Ministero ha dichiarato che il residuo del principio attivo Folpet in un vino prodotto antecedentemente al 26 agosto 2016 vada espresso sotto forma di Folpet tal quale come previsto dal Reg. (UE) n. 251/2013 vigente fino a tale data, inoltre conferma che per i vini prodotti successivamente al 26 agosto 2016 l’applicazione del limite di 0.01 mg/Kg, previsto dal DM MIPAAF n.309/2011, va applicato alla somma dei composti (Folpet + Phtalimide). Nel caso però in cui dovesse essere riscontrata esclusivamente la presenza di residui di Phtalimide, senza la contemporanea presenza di residui di Folpet, il limite di 0.01 mg/Kg, non va applicato, in quanto la presenza di residui di Phtalimide non è imputabile direttamente all’impiego di prodotti fitosanitari a base di Folpet.

La nota del MIPAAF pertanto concede la possibilità di una valutazione di conformità di prodotti biologici sui quali viene riscontrata la presenza del metabolita del Folpet: la Phtalimide anche per valori superiori al limite 0,01 mg/kg. Questo non toglie che per quanto riguarda la presenza di principi attivi non ammessi in agricoltura biologica, pertanto anche per il Folpet, sia necessaria una valutazione caso per caso, in modo da stabilire l’origine della contaminazione stessa e decidere circa i provvedimenti da attuare.