Coop. Sociale Valle del Marro - Libera Terra subisce un nuovo attacco

Questi furti mirati e ravvicinati nel tempo lasciano immaginare il tentativo pianificato di compromettere il raccolto futuro e scoraggiare l'impegno per il riutilizzo sociale dei beni confiscati.” E aggiunge: “Le mafie non perdono occasione di colpire, quando percepiscono che nella società civile si abbassa la tensione su certe problematiche. Ho la convinzione che le mafie non cessino di cavalcare lo strisciante cinismo che oggi più che mai è presente nel mondo della comunicazione, e che vorrebbe inaridire la spinta ideale necessaria alla lotta contro il fenomeno mafioso. Le mafie vogliono togliere l'acqua alle piante, e la vita al territorio. Dobbiamo subito correre ai ripari.
Mentre sono in corso le indagini, CCPB desidera dare notizia di quanto successo ed esprimere la propria solidarietà alla Cooperativa e ai suoi coraggiosi lavoratori. Per chi volesse essere aggiornato rimandiamo al sito www.valledelmarro.it, dove è spiegato il valore sociale e civile del loro lavoro: Oggi il tenace lavoro della cooperativa sui beni confiscati alla mafia, è fonte di prodotti biologici e di servizi turistici etici, ed è di forte stimolo per uno sviluppo economico sano del territorio, che coinvolga i cittadini anche tramite scelte di consumo responsabile. L'uso sociale dei beni confiscati alla mafia si conferma così, come un modo esemplare per “tracciare una via” di crescita e d'impegno, che nel tempo a venire dovrà essere percorsa e prolungata da tutti, nella comune ricerca di un reale riscatto sociale ed economico.Certificazione: Coop. Sociale Valle del Marro – Libera Terra subisce un nuovo attacco
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