I prodotti vegetariani e vegani entrano nel paniere Istat

Pubblicato il: 09/03/2017

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I prodotti vegetariani e vegani entrano nel paniere Istat
L’ISTAT ha aggiornato il suo paniere di beni aggiungendo i prodotti per vegani e vegetariani tra quelli utili per la rilevazione dei prezzi e per il calcolo dell’inflazione. veganL’istituto nazionale di statistica segue la nuova tendenza nello stile di vita e di consumo già rilevato: prima da Eurispes, secondo cui il 7,6% gli italiani non mangiano carne e pesce, poi dal rapporto Coop, che stima per i prodotti veg un’impennata del 18% solo nell’ultimo anno, generando un fatturato di 357 milioni di euro. Si è quindi avviato un processo di sensibilizzazione dell’industria agroalimentare, tanto che, ormai, numerose sono le aziende che hanno presentato delle linee di prodotti vegetariani e vegani. Il mercato dell’agroalimentare vegetariano e vegano sta rapidamente incrementando il proprio fatturato, cercando, allo stesso tempo, di migliorarsi e rispondere rapidamente ad una domanda sempre più in crescita e sempre più esigente. Oltre alle classiche bevande vegetali, zuppe, vini e succhi, possiamo trovare sugli scaffali dei negozi molte altre referenze che affermano in etichetta il loro essere vegetariani o vegani. Burger, pasta, sostituti di formaggi e salumi, bevande, piatti pronti, surgelati, dolci e panificati, condimenti, fino ad arrivare a cosmetici ed indumenti si fregiano di certificazioni attestanti l’assenza di materie prime, coadiuvanti, additivi, processi produttivi e dispositivi che vanno contro tali filosofie e stili di vita. Inoltre, com’era prevedibile, dato l’enorme appeal delle produzioni italiane all’estero, già le esportazioni di prodotti italiani vegetariani e vegani sono una realtà importante. L’UE, Svizzera, Gran Bretagna, Emirati Arabi, USA, Giappone, sono i paesi in cui la richiesta di prodotti “cruelty free” è elevata. Una stima de The London Economic di fine 2016 ha stabilito che più di mezzo milione di britannici dichiarano di essere vegani e le vendite di prodotti alimentari vegani hanno visto un’impennata del 1500% in soli 12 mesi. Bisogna aggiungere, tra l’altro, che un trend abbastanza importante nel Regno Unito è ciò che loro chiamano “flexitarianism”, ossia una riduzione progressiva del consumo di carne in preparazione di una dieta vegetariana e vegana. Pertanto, si pensa che molti di questi “flexitarians” diventeranno a breve dei vegetariani e vegani.