ISO 16128: la norma sui cosmetici biologici e naturali non convince
Pubblicato il: 06/05/2016
Autore: -
Da diversi anni, ormai, è palese la necessità di regole che definiscano e chiariscano i requisiti dei prodotti identificati come cosmetici biologici e naturali (NOC).
Definizioni, caratteristiche, concentrazioni, etichettatura, certificazione, ingredienti e quant’altro sono esposti al libero arbitrio dei produttori, consumatori, standard di certificazione ed associazioni di settore, che stabiliscono requisiti, norme e regole tra loro differenti, ma che perseguono l’obiettivo comune del diffondere il cosmetico biologico e naturale.
Il problema ha sensibilizzato l’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO), la quale, negli ultimi anni, ha sviluppato il progetto ISO 16128. Questa norma si pone l’obiettivo di individuare, su basi scientifiche, delle linee guida per definire le caratteristiche degli ingredienti e dei prodotti finiti commercializzati come cosmetici naturali e biologici. Lo standard è stato diviso in Definizioni (ISO 16128-1), pubblicato lo scorso Febbraio, e requisiti (ISO 16128-2), ancora in lavorazione.
La ISO 16128-1 pone sia le basi per la classificazione degli ingredienti naturali e biologici, sia le caratteristiche e limitazioni delle altre materie prime.
Lo scorso mese, NATRUE, principale associazione internazionale che si occupa di standard e norme sui cosmetici biologici, pubblica un articolo in cui espone i propri dubbi sulla ISO 16128, dubbi che sono condivisi soprattutto da molti che già operano nel settore.
Una prima limitazione della ISO 16128 è il mancato coinvolgimento di aspetti che entrano a pieno titolo nel problema e che rappresentano una fonte di confusione alla pari di origine e concentrazione degli ingredienti, come l’etichettatura, la sicurezza sulla salute umana e ambientale, la necessità di una certificazione.
Altro aspetto negativo della norma è che stabilisce un’asticella un po’ troppo bassa per la definizione di ingrediente naturale e di origine naturale, permettendo l’utilizzo di OGM e di sostanze chimiche che i consumatori da tempo rifiutano nei prodotti finiti.
Se da un lato la norma ISO 16128 rappresenta un piccolo, ma importante, passo in avanti verso la standardizzazione internazionale del concetto di cosmetico naturale e biologico, dall’altro lato essa si pone come un passo indietro, rispetto ai risultati ottenuti dalle diverse e numerose norme tecniche presenti sul mercato, le quali sembrano soddisfare maggiormente le aspettative del consumatore.