La dieta vegana potrebbe ridurre le emissioni di CO2
Pubblicato il: 08/04/2016
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Mangiando meno carne e più frutta e verdura, il mondo potrebbe prevenire diverse milioni di morti entro il 2050, tagliando in modo sostanziale le emissioni di CO2, collegate al riscaldamento globale, e risparmiare miliardi di dollari annualmente spesi in spese mediche e nel fronteggiare i danni ambientali.
È quanto dice un nuovo studio pubblicato su PNAS, il primo a stimare sia l’impatto sulla salute che sui cambiamenti climatici di un cambiamento globale verso una dieta sempre più vegetale.
Uno degli autori della ricerca, Marco Springmann dall’Oxford Martin Program sul Futuro del Cibo, ha dichiarato a Reuters: "Non ci aspettiamo che il mondo diventi interamente vegano, Ma se ciò accadesse, questo aumenterebbe la durata media della vita e aiuterebbe a ridurre i cambiamenti che stanno sconvolgendo il clima. "Ciò che mangiamo influenza enormemente la nostra salute personale e l’ambiente globale”.
I ricercatori dell’Università di Oxford hanno creato un modello che immagina gli effetti di quattro diete differenti da qui al 2050: lo scenario attuale, uno che segue le linee guida mondiali inclusi gli apporti minimi di frutta e verdura e i limiti sulla carne rossa, sullo zucchero e sulle calorie totali indicati, una dieta vegetariana e una vegana.
Adottare una dieta in linea con le linee guida mondiali potrebbe scongiurare circa 5.1 milioni di morti all’anno fino al 2050, mentre sarebbero 8.1 le milioni di morti in meno in un mondo interamente vegano in cui non vengono assunti prodotti animali, incluse uova e latte.
Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, seguire le raccomandazioni delle linee guida mondiali taglierebbe le emissioni collegate alla filiera agroalimentare del 29 percento, adottare una dieta vegetariana le ridurrebbe del 63 percento e la dieta vegana del 70 percento.
Questi cambiamenti produrrebbero inoltre un risparmio da 700 miliardi a un miliardo di miliardi di dollari all’anno in spese sanitarie, assistenza non retribuita, giornate di malattia, mentre il beneficio economico dato dalla riduzione dei gas serra potrebbe essere pari a 570 milioni di dollari.
I ricercatori hanno riscontrato che tre quarti di tutti i benefici avverrebbero nei paesi in via di sviluppo, mentre i cambiamenti maggiori nel cambiamento di dieta avrebbero un impatto maggiore nei paesi sviluppati, a causa dei tassi più alti di consumo di carne rossa e di obesità.
Il valore economico dei miglioramenti sulla salute potrebbe essere paragonabile a, e possibilmente maggiore del valore del danno prevenuto sui cambiamenti climatici, hanno aggiunto.
“Il valore di questi benefici costituisce un’ottima ragione per l’aumento degli investimenti pubblici e privati sui programmi volti a raggiungere diete più salutari ed ambientalmente sostenibili”, ha detto Springmann.
Adottare uno stile di vita più salutare potrebbe essere pertanto un passo decisivo in direzione della lotta ai cambiamenti climatici. CCPB ha all’attivo un servizio di certificazione, Prodotti Vegani, che verifica l’assenza di derivati animali dal prodotto finale e dalla filiera di produzione. Per maggiori informazioni potete contattarci.
Certificazione: La dieta vegana potrebbe ridurre le emissioni di CO2
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