Tessile biologico: Textile Exchange aggiorna gli standard
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Novità per il tessile biologico. Textile Exchange, organizzazione internazionale no profit impegnata nella sostenibilità delle produzioni tessili, ha iniziato l’anno pubblicando le nuove versioni degli standard Content Claim Standard (CCS) 2.0 e Organic Content Standard (OCS) 2.0.
Dopo un lungo processo di revisione nel corso dell'ultimo anno, il Content Claim Standard (CCS) 2.0 se da un lato semplifica le procedure, ad per la certificazione post-produzione e le strutture logistiche, dall’altro invece definisce migliori criteri per verificare la presenza e la quantità di materia prima in un prodotto finito, favorendo ulteriormente la trasparenza per il consumatore. Ricordiamo infatti che i servizi offerti da TE prevedono prodotti tessili realizzati o con 100% di fibre naturali biologiche (Organic Exchange 100), o con un contenuto minimo del 5% di fibre naturali biologiche (OE Blended).
Allo stesso modo l’Organic Content Standard (OCS) 2.0 lavora sia sulla diffusione delle proprie politiche grazie al riconoscimento di tutti gli standard IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements), sia, anche qui, sulle regole con l’inserimento dei test per rilevare la presenza di OGM, di un obbligo di certificazione OCS o GOTS (Global Organic Textile Standard), per la fase di sgranatura del cotone e di qualsiasi altro trattamento, dei requisiti per l’etichettatura e l’utilizzo del logo.
CCPB, come gli altri organismi di certificazione accreditati per Textile Exchange, avrà tempo fino al gennaio 2017 per implementare queste novità, come comunicheremo su queste news e sulla pagine dedicata alle certificazioni tessile.
Certificazione: Tessile biologico: Textile Exchange aggiorna gli standard
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