La crescita del biologico italiano. Intervista con Lino Nori

Pubblicato il: 05/02/2016

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La crescita del biologico italiano. Intervista con Lino Nori
La newsletter di Consorzio il Biologico esce in occasione di BioFach – Vivaness, la grande fiera mondiale sul biologico di Norimberga, dal 10 al 13 febbraio 2016. Presentiamo qui sotto un estratto dell’intervista con Lino Nori, la versione integrale si può leggere al BioFach o sul sito del Consorzio. piante vivaio biologico italiano
  • Nori, i numeri sono eloquenti: crescita dei consumi e delle esportazioni, degli operatori e delle superfici coltivate. L’Italia è sempre protagonista quando si parla di biologico.
Sì, il primato dell’Italia è soprattutto quello dell’export: 1,42 miliardi di euro, nessuno al mondo fa meglio. A parte questo successo del made in Italy, nell’ultimo anno si è consolidato il mercato interno, più 19,4% di vendite di prodotti bio nella grande distribuzione nei primi sei mesi del 2015. Parallelamente si rafforza anche la capacità produttiva: dal 2013 l’Italia conta un più 5,4% di operatori bio italiani e un più 12,8% di ettari di superficie coltivata bio. Questa crescita è una tendenza comune in tutto il mondo, ovunque il biologico è sempre più apprezzato e diffuso, dalle nostre parti però va meglio che altrove.
  • Insomma il 2015 è stata un’annata buona e altrettanto può esserlo il 2016, come possiamo tracciare il futuro del bio per i prossimi anni?
Ora che il periodo è positivo non possiamo rilassarci, anzi dobbiamo lavorare di più perché il presente si trasformi in un futuro duraturo. Perciò dobbiamo impegnarci a pensare a come funziona il sistema del biologico nel suo complesso e agire per un miglioramento complessivo. Sicuramente le priorità sono la rintracciabilità di filiera: aumentando i consumi, aumenterà anche la circolazione di prodotti e materie prime. Saranno indispensabili le piattaforme informatiche come DATA BIO, gestita da Accredia con la collaborazione di FederBio, che riunisce tutti i dati dei documenti di certificazione di tutti gli operatori biologici italiani certificati. Con CCPB lavoriamo anche su Ecert, un database che monitora provenienza, percorso e destinazione delle merci. Quando saranno implementati definitivamente offriranno quelle garanzie che il mercato, sia interno che d’esportazione, chiede per una definitiva affermazione del biologico italiano.
  • Questo quadro così dinamico si traduce anche in una partecipazione massiccia del Consorzio e delle aziende associate al Biofach / Vivaness, la grande fiera mondiale sul biologico.
A Norimberga, dal 10 al 13 febbraio 2016, nel nostro spazio espositivo saremo in tanti: 50 aziende, tra area food e cosmesi, 1000 metri quadri di padiglione. Dalle nostre parti si incontreranno operatori e pubblico, si faranno affari, si impareranno cose nuove e ovviamente si assaggeranno prodotti bio italiani, con il ristorante Bio.it. Lo stand del Consorzio è una specie di microcosmo all’interno della fiera dove cerchiamo di mettere le aziende nelle condizioni migliori per presentarsi verso i mercati internazionali su cui, come detto, sono molto proiettate.