Vinitaly 2015: le qualità del vino da valorizzare e certificare

Pubblicato il: 25/03/2015
Vinitaly 2015:  le qualità del vino da valorizzare e certificare
“La certificazione è la via maestra per valorizzare le qualità del vino”. Se n’è parlato a Vinitaly, in un convegno promosso da CCPB e Certiquality. Con l’aiuto di esperti e professionisti del settore i due organismi di certificazione, hanno passato in rassegna i principali servizi di certificazione del comparto vitivinicolo: biologico, BRC, vini a denominazione di origine. vinitaly 2015 - invito bannerLino Nori, Presidente del Consorzio Il Biologico, nell’introduzione della giornata ricorda come “l’Italia è ai primi posti nel mondo per produzione di vino bio e nell’UE primeggia per i vini a denominazione con 73 DOCG, 332 DOC e 118 IGT”. Aggiunge Umberto Chiminazzo, Direttore Generale di Certiquality: “È indubbio che il vino rappresenta una delle eccellenze delle produzioni agroalimentari del nostro paese ed è ambasciatore della qualità italiana nel mondo. Oggi, insieme alla qualità, non si può prescindere dalla sicurezza. L'accesso al mercato è subordinato al possesso di specifiche certificazioni - BRC e IFS - volte ad assicurare elevati standard nei processi di produzione.” Nella prima relazione Carlo Flamini, Direttore del Corriere Vinicolo - Unione Italiana Vini, illustra la posizione dell’Italia sui principali mercati. Isabella d’Adda di Certiquality, ha presentato la nuova versione n. 7 dello standard BRC, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2015. Per agevolare le imprese nell’implementazione del nuovo standard, Certiquality ha elaborato una linea guida esplicativa, ovvero un documento che per ognuno degli oltre 300 requisiti dello standard fornisce una guida per il suo adempimento. Secondo Fabrizio Piva, CCPB il biologico in vitivinicoltura “ha beneficiato dell’regolamento dell’Unione Europea: regole chiare hanno determinano il successo di mercato del bio che vediamo in questi anni”. Per Barbara Fausti, CCPB, “la tracciabilità e l’applicazione dei disciplinari DOP IGP sono ottimi strumenti per garantire la sicurezza del prodotto e come tali vengono percepiti dai consumatori” Luca Chiusano, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Agroalimentari dell’Università di Torino, delinea le “guide per la valutazione delle performance ambientali di vigneto e cantina”. Ivano Valmori, direttore di AgroNotizie - Image Line, in qualità di moderatore del convegno chiude la giornata ricordando che "gli Italiani sono tra i più bravi a imbottigliare, tra i più bravi con la sostenibilità, anche nel vino, ma devono migliorare nel raccontare e comunicare". SCARICA QUI LE RELAZIONI DEL CONVEGNO