Il biologico e CCPB, da Biofach a Vinitaly

Pubblicato il: 11/03/2015

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Il biologico e CCPB, da Biofach a Vinitaly
Questa Newsletter esce a metà strada fra il BioFach di Norimberga e il Vinitaly di Verona. A qualcuno possono sembrare due momenti diversi e lontani fra loro, qualcosa invece li accomuna: la crescita del biologico e del concetto di naturale, che da sempre accompagna il bio, quel rispetto delle risorse naturali e della qualità della vita che sempre più ci avvicina alla sostenibilità. banner botti vinoBioFach è l’occasione per fare il punto sul settore a livello mondiale. È una vetrina e al tempo stesso laboratorio di come il settore si sta strutturando. Dai dati che sono stati presentati il biologico a livello planetario ha raggiunto i 43,1 milioni di ettari, in progressione rispetto al 2012 del 17,6%; i produttori coinvolti sono intorno a 2 milioni con un incremento di 100.000 operatori rispetto all’anno precedente e il fatturato mondiale è stimato a 72 miliardi di dollari, in crescita del 12% rispetto sempre al 2012. Il bacino produttivo si allarga a sempre nuovi paesi e la domanda sta crescendo grazie anche a un mercato che, pur sempre polarizzato da UE e USA, si diffonde anche in nuovi paesi e aree economiche. Quasi l’1% della superficie coltivabile mondiale è dedicata al biologico e il consumo pro capite a livello mondiale ha raggiunto i 10,5 dollari. Ben 82 sono i paesi che hanno disciplinato il settore della produzione biologica sul totale dei 170 paesi censiti per presenza di superfici condotte secondo il metodo biologico. Un progressivo aumento di stati regolamentati che fa ben sperare sul fatto che si sia ravvisata questa necessità: lo sviluppo di un mercato interno e di un allargamento della domanda sono le molle per far crescere ulteriormente il settore. In termini di superficie e di produzione il nostro paese continua a giocare un ruolo di primo piano con i suoi oltre 1,3 milioni di ettari e più di 52.000 operatori. Ancora una volta al BioFach la pattuglia degli espositori italiani era seconda solamente a quella tedesca, ma si trattava dei padroni di casa, e questo nonostante il numero degli espositori italiani siano passati dai 350 del 2014 ai 322 del 2015, complice forse le difficoltà economiche che da troppo tempo ci accompagnano. L’Italia si è distinta anche nel padiglione dedicato alla cosmesi, ove CCPB era presente nell’ambito dello stand di Consorzio il Biologico, e ha offerto molte innovazioni di prodotto che sono state esposte in un’area dedicata della fiera. Un altro settore che sta crescendo con vivacità è quello del vino biologico, in particolare a partire da quando la regolamentazione del biologico lo ha compreso nel suo scopo nel 2012. Del resto quale migliore prodotto è strettamente connesso al territorio e alle sue naturalità se non il vino? Quale prodotto può meglio giocare la carta della sostenibilità? L’Italia anche in questo caso mantiene la sua vocazione produttiva e il sistema delle imprese offre, come sempre, il meglio dei suoi sforzi e delle sue capacità. Nell’ampio panorama del naturale non possiamo dimenticare tutti i processi produttivi che si ispirano alla sostenibilità e fra questi non è da dimenticare il processo della produzione integrata, settore per il quale CCPB può affermare di aver maturato una solida esperienza essendo uno dei pochi organismi di certificazione ad aver ottenuto l’accreditamento in base alla Norma UNI 11233. Al di là dei percorsi produttivi specifici, i settori produttivi sono sempre più interessati alla sostenibilità e anche su questo versante CCPB ha ottenuto l’accreditamento EPD (Environmental Product Declaration) e da alcuni anni opera affinché le aziende possano presentarsi con indicatori ambientali certificati (carbon e water footprint solo per citare gli esempi più significativi). Il rispetto delle risorse naturali e l’attenzione alla sostenibilità sono elementi che possiamo riscontrare in processi fra loro affini ma differenti. CCPB è sempre stato attento a declinarli nel modo giusto e ad offrire servizi e schemi di certificazione che potessero esaltare le caratteristiche positive di tutti a servizio delle imprese che hanno necessità di far comprendere al mercato i loro sforzi e i risultati raggiunti.