La certificazione dei prodotti vegani secondo CCPB

Pubblicato il: 10/03/2015

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La certificazione dei prodotti vegani secondo CCPB
Se mangiare vegetariano è oramai un una tendenza di consumo consolidata e autorevolmente rappresentata, anche in modo scientifico, basti pensare al Professor Umberto Veronesi e ai suoi numerosi interventi sulla stampa in favore del vegetarianismo, il mangiare vegano appare a molti una filosofia estrema. banner burger veganAlcuni pensano che sia semplicemente una moda passeggera; altri ritengono che diventerà uno stile di vita consolidato. Tuttavia la stampa ha iniziato recentemente a occuparsi in grande stile del fenomeno “vegan”; articoli su riviste settimanali a tiratura nazionale e lanci di agenzia hanno posto all’attenzione del consumatore i prodotti vegani, proprio in un momento in cui lo show business legato alla cucina sta diventando un fenomeno nazional-popolare sospinto dalle numerosissime trasmissioni televisive sulla cucina. Parliamo allora del “veganismo” ossia del nutrirsi con alimenti VEGAN: che cosa è e cosa sono gli alimenti “vegani”? Per Veganismo si intende uno stile di vita che esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo. Gli aderenti (detti vegani o, con prestito dalla lingua inglese, vegan) rifiutano quindi non solo di nutrirsi di carne e pesce, come i vegetariani, ma anche di latte, latticini, uova e derivati, nonché di acquistare e usare prodotti di qualsiasi genere la cui realizzazione implichi lo sfruttamento diretto di animali. Il Prodotto vegano o alimento vegano è un prodotto che esclude in ogni fase della realizzazione l'impiego di qualsiasi sostanza di derivazione animale, anche se ottenuta senza il sacrificio e/o il maltrattamento degli animali. La certificazione Vegan non è una certificazione basata su una norma di legge e il termine “Vegan” non gode di una protezione giuridica, come avviene per il termine “biologico” o “ecologico”; la certificazione si basa su regole autodefinite da singole organizzazioni in generale sono operatori del settore alimentare quali società, aziende, operatori, fornitori di prodotto certificato, ditte, imprese, associazioni. CCPB srl offre alle aziende clienti la possibilità di certificarsi sulla base di un disciplinare tecnico aziendale che ciascuna azienda deve redigere e sottoporre all’approvazione del Comitato Tecnico CCPB. Devono essere definiti i prodotti oggetto di certificazione ed i componenti oggetto di certificazione. L'Organizzazione richiedente dovrà individuare in modo univoco ogni prodotto, indicando, formato, ingredienti, unità di vendita, claim da riportate sul materiale di confezionamento (primario, secondario, terziario), etichetta del prodotto finito, materiale di confezionamento, informazione per utilizzatori, chiave di lettura del lotto di produzione. L'Organizzazione dovrà fornire informazioni relative a ingredienti utilizzati per produrre il prodotto finito, ingredienti utilizzati in stabilimento, ingredienti/coadiuvanti/ausiliari di fabbricazione ottenuti con l'impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati, etichetta del prodotto finito. Deve essere indicato a quale tipologia di utilizzatori è destinato il prodotto (esempio: consumatori, distributori, produttori, aziende di catering, aziende della ristorazione, mense, ecc.). L'Organizzazione dovrà fornire informazioni relative a ingredienti, utilizzazione di prodotti/ingredienti/coadiuvanti/ausiliari di fabbricazione ottenuti con l'impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati; utilizzazione di prodotti di derivazione animale; fornitore/i e criteri di qualifica degli stessi. L'Organizzazione deve indicare nel caso di acquisto di prodotti semilavorati e/o finiti se intende farlo da aziende che hanno ottenuto la certificazione di conformità di questi prodotti a questo Documento, oppure se intende verificarlo direttamente effettuando audit presso gli stabilimenti di produzione coinvolti. L'Organizzazione deve descrivere il processo di produzione al fine di dimostrare che il prodotto finale è ottenuto in conformità al disciplinare. La descrizione deve essere adeguatamente accurata allo scopo di dettagliare per ogni singola fase produttiva quali ingredienti, coadiuvanti tecnologici ed ausiliari di fabbricazione sono introdotti/utilizzati. Devono essere descritte anche le misure adottate e tali da garantire l'assenza di contaminazioni crociate tra prodotto convenzionale e vegano. L'Organizzazione deve riportare le informazioni riguardanti all’eventuale acquisto di semilavorati o prodotti finiti acquistati da terzi. In particolare dovrà fornire le informazioni relative a tipologia di prodotto/i acquistati e criteri di qualifica dei fornitori, nonché caratteristiche del flusso di produzione con cui si dimostra che il prodotto finale è ottenuto in conformità al disciplinare. L'Organizzazione deve specificare le modalità adottate per identificare e rintracciare il prodotto finito, i semilavorati e le materie prime lungo tutto il ciclo produttivo e le procedure adottate a gestire l'assenza di promiscuità con prodotto convenzionale in ogni fase del processo produttivo. Le procedure adottate devono permettere di valutare periodicamente la congruenza degli ingredienti conformi in ingresso e dei prodotti finiti a marchio (bilancio di massa). L'Organizzazione deve definire un Piano dei controlli dei processi produttivi del prodotto oggetto di certificazione che tenga conto dei requisiti del presente documento. L’Organizzazione deve definire un piano dei controlli analitici che riporti almeno i seguenti elementi:
  • Numerosità o frequenza dei campionamenti e delle prove
  • Fase oggetto di campionamento
  • Procedura di monitoraggio (se previsto)
  • Modalità operative (con riferimenti a istruzioni operative / metodi di prova utilizzati)
  • Responsabilità di esecuzione della prova
  • Criteri di riferimento delle caratteristiche oggetto di misurazione (accettabile/non accettabile)
  • Azioni da intraprendere se non accettabile (con riferimento a procedure e/o istruzioni che definiscano la gestione del prodotto non conforme, le responsabilità sulle decisioni da intraprendere e le modalità di registrazione delle attività eseguite)
  • Documenti di registrazione dei risultati della prova
L'Organizzazione deve definire una procedura di gestione delle non conformità e dei reclami stabilendo responsabilità, modalità operative e registrazioni. Le aziende CCPB possono contattare il nostro Ufficio Commerciale (Davide Pierleoni 071-7928725 oppure dpierleoni[@]ccpb.it) e possono chiedere informazioni e ricevere un’offerta per il controllo e la certificazione del Disciplinare Tecnico vegano.