L’innovazione nel settore tessile passa attraverso un aumento dei prezzi

Le innovazioni in termini di sviluppo tecnologico e di miglioramento degli aspetti ambientali e sociali passano attraverso il necessario aumento dei costi di produzione e quindi del prezzo di vendita del prodotto finale.

In questo periodo di crisi sembra un pensiero controcorrente, ma è l’unica strada perseguibile soprattutto se si vogliono per lo meno ridurre gli effetti del dumping commerciale operato dai paesi in via di sviluppo in termini di rispetto dei requisiti ambientali e sociali e di qualità manifatturiera. Queste considerazioni hanno spinto H&M a capire se il consumatore moderno è disposto a pagare per queste innovazioni attraverso la campagna di inchiesta “Siete disposti a pagare di più un capo d’abbigliamento più sostenibile?”.

Infatti nel corso di un evento recente H&M ha illustrato il suo piano per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori coinvolti nella filiera produttiva del marchio con particolare attenzione ai lavoratori del Bangladesh esposti, come la cronaca ha dolorosamente evidenziato, a condizioni di lavoro insicure e mal pagate. Un piano che prevede anche un riposizionamento dei prezzi al pubblico.

Questo potrebbe finalmente dare un segnale importante a livello produttivo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il consumatore facendogli capire che dietro la sostenibilità ambientale e sociale c’è un costo di produzione che si riflette sul prezzo di vendita.

Se tutti noi non saremo disposti a spendere di più per un prodotto tessile biologico, riciclato e garantito, il mondo produttivo non avrà mai la necessità di innovarsi e di ridurre l’impatto ambientale e le disuguaglianze sociali.

Per maggiori informazioni consulta la sezione Tessile del sito www.ccpb.it

GIUSEPPE GARCEA - Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB