La Terra che nutre

Pubblicato il: 30/05/2013
La Terra che nutre

CCPB e Consorzio il Biologico presentano La Terra che Nutre (Giunti), una serie di conversazioni sull'agricoltura biologica con esperti e scienziati internazionali di agricoltura, ambiente e sostenibilità. Il libro è corredato dalle illustrazioni di Anna e Elena Balbusso, illustratrici che collaborano con testare internazionali come “Le Monde” e ”The New York Time Book Review”. Il libro è disponibile nelle biblioteche del Polo di Bologna.

Ogni intervistato ha risposto a quattro domande: cosa è la sostenibilità, perché perseguirla, l'agricoltura biologico può essere una soluzione e quali sono gli ostacoli per una sua piena affermazione.

Le risposte sono le più varie, spesso lodano il biologico, in alcuni casi lo criticano, ma sono sempre propositive secondo l'eccezionale e professionale punto di vista di ciascun intervistato. Ecco una sintesi.

  • Sostenibilità

G.Gianquinto, prof. Orticoltura e Floricoltura Università Bologna:"l'agricoltura biologica rappresenta il futuro perché rispetta tutti i 4 pilastri sostenibilità: economia, ambiente, sociale, etica"

S.Maini, prof. Entomologia Università Bologna: “la sostenibilità è indice di una nuova coscienza, basata non su pregiudizi o opinioni, ma su fatti scientifici”

P.De Castro, politico: “dall'acqua al suolo, è sulle risorse essenziali alla produzione alimentare che rischiamo di vedere scatenarsi dei conflitti globali”

P.C.Conti, giornalista: “la sostenibilità è qualcosa che pochi sanno definire, tutti desiderano, ma è impossibile da raggiungere, a meno che l'umanità non si dimostri tanto coraggiosa da operare scelte coraggiose”

U.Veronesi, oncologo “l'agricoltura biologica non è la soluzione per la sostenibilità, perché non incide in modo significativo sulla riduzione dei gravi squilibri mondiali”.

V.Fiore, Libera Terra: “la sostenibilità si persegue quotidianamente, con piccole azioni coerenti, una visione di lungo periodo che crea valori”

  • Bio vs Convenzionale

M.Frassoni, politica: “se per raggiungere l'obiettivo l'agricoltura bio non basta, può essere aiutata da quella integrata che, pur permettendo alcuni prodotti di sintesi, lo fa in modo oculato e razionale, tale da non minare l'ambiente”

N.Joly, viticoltore: "il futuro dell'umanità dipenderà da molti fattori, ma non dall'agricoltura e dall'allevamento intensivo e industriale"

P.Laureano, architetto: "la piccola agricoltura ha di per sé un'attitudine naturale al biologico"

O.Farinetti, Eataly “anche i prodotti biologici devono esse parte di una filiera che rispetti le esigenze di ogni attore, esser distribuiti evitando trasporti irrazionali, esser confezionati avendo cura di ridurre gli imballaggi non riciclabili, esser consumati senza sprechi.”

M.Hack, astrofisica: ”non credo nell'agricoltura biologica. A maggior ragione sono critica se ritiene dannosi gli OGM, grazie ad essi abbiamo sfamato e salvato parecchie persone”

A.Consoli, economista: “un approccio di tipo biologico per l'agricoltura del mondo è necessario soprattutto per rifiutare la logica del profitto, dove il piccolo coltivatore viene messo ai margini non potendo certo competere con i prezzi dei prodotti proposti dai grandi gruppi”

  • Politica - Economia

G.Herrmann, consulente sul bio:"il nostro mondo non è infinito, dobbiamo cambiarlo se non vogliamo esaurirlo"

A.Segrè, presidente LastMinute Market: "la crisi deve essere occasione di cambiamento, per una società fondata su ecologia economica"

N.McKeon, attivista: "l'agroecologia e il biologico possono ridurre il cambiamento climatico, aumentare raccolti e economie delle zone rurali"

L.Mercalli: “il cambiamento deve partire dalla cultura e formazione, poi riversarsi sulla politica”

R.Della Casa, prof. Marketing prodotti agroalimentari Univiersità Bologna: “se il biologico rappresenta un'eccellente sintesi della miglior definizione di sostenibile, occorre però misurarne la sostenibilità in relazione alla riduzione dei suoi impatti ambientali nel tempo, anche in una logica di efficienza economica e di riduzione dei costi aziendali e sociali”

C.Barberis, sociologo rurale:”la crisi economica non rallenta il processo di conversione verso un'agricoltura biologica”

L.M.Chiesa, Facoltà veterinaria Università Statale Milano:”i nostri laboratori sono stati contattati da una multinazionale per sapere se era possibile verificare e certificare un pollo come totalmente biologico”

  • Cultura

P.Leemann, chef: "cibo è un veicolo evolutivo. una dieta è autentica se corrisponde a un ordine etico e spirituale”

G.Ciulla, scultore: ”credo basti un'attenta selezione non solo del prodotto che compriamo, ma anche del luogo in cui lo compriamo perché il prezzo non sia più il fattore determinante fra l'acquisto bio o tradizionale”

Il libro nasce da un compleanno, il 25° per CCPB, che con 3952 aziende certificate, per 54.399 ettari di superficie e 5419 ispezioni annue è uno dei più importanti organismi di certificazione italiani per il biologico e l'ambiente, e per Consorzio il Biologico che si occupa di promozione e divulgazione raggruppando le principali aziende del settore.